Coronavirus in Italia, premier Conte: “Diamo liquidità immediata per 400 miliardi alle nostre aziende”

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, parla dell’ultima bozza del decreto sulla liquidità nelle aziende.

Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese: 200 miliardi per il mercato interno, altri 200 miliardi per l’export. È una potenza di fuoco. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica. È una cifra enorme. Si tratta di prestiti garantiti dallo Stato fino al 90%. Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere e spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende. Quando tutto sarà finito ci sarà una nuova primavera, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici. Sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità a Pasqua. Pasqua significa passaggio dalla schiavitù e anche riscatto: speriamo che possa portarci questa libertà. Io vivo questa festività con fede, come redenzione. Speriamo che in una versione più laica sia un passaggio verso un definitivo riscatto. Sarà potenziato lo strumento del golden power per controllare operazioni societarie e scalate potenzialmente ostili non solo nella difesa ma anche nel settore finanziario, assicurativo, dell’energia, dei trasporti, dell’acqua, della salute, della sicurezza alimentare, della cybersicurezza. Questo consentirà per operazioni infra-Ue di intervenire nel caso di scalate e acquisizioni dirette a controllare questi asset. Gioverà anche ad intervenire per l’acquisizione di partecipazioni appena superiore al 10 per cento. 600 euro Inps? Ci siamo subito adoperati e premurati perché tutti possano avere, quanto prima, le somme che abbiamo previsto nel decreto Cura Italia. C’è stato, e non possiamo negarlo, un sovraccarico nel sistema informatico dell’Inps, ci stiamo premurando perché tutti possano accedere. Dall’Inps mi assicurano che quanto prima si stanno avvantaggiando per evadere le richieste. Su Facebook avevo chiesto a tutti gli enti uno sforzo collettivo perché questi adempimenti siano evasi prima del 15 aprile. Gli enti stanno lavorando tanto e sono fiducioso che possano arrivare a risolvere prima del 15″.

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