Covid-19, le ultime dall’Ema sul vaccino AstraZeneca (Vaxzevria)

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I benefici del vaccino contro il Coronavirus di AstraZeneca (chiamato attualmente Vaxzevria) superano i rischi. Lo ha ribadito l’Ema in una nota diffusa dopo l’ennesima valutazione sui casi di trombosi cerebrale che secondo gli esperti “sono effetti collaterali molto rari” del siero. Coloro che ricevono la somministrazione devono essere consapevoli della “possibilità che casi molto rari di coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine nel sangue si verifichino entro 2 settimane dalla vaccinazione“.

“Finora – si legge nella nota –, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati. Le persone che hanno ricevuto il vaccino devono cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse. Il PRAC ha osservato che i coaguli di sangue si sono verificati nelle vene del cervello (trombosi del seno venoso cerebrale, CVST) e dell’addome (trombosi della vena splancnica) e nelle arterie, insieme a bassi livelli di piastrine e talvolta sanguinamento“. Esiste dunque una correlazione, seppur rara, tra trombosi riscontrate e vaccino.

Emer Cooke, direttrice dell’Ema, ha spiegato che “non è stato mostrato un nesso con l’età” tra eventi rari di trombosi e il vaccino dell’azienda in questione. “Una spiegazione plausibile per i rari eventi collaterali – continua Cooke – è una risposta immunitaria al vaccino che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall’eparina“. Al centro di esami approfonditi 62 casi di trombosi del seno venoso cerebrale e 24 casi di trombosi venosa dell’addome.

Non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio“. Questo è quanto affermato dai responsabili dell’Ema.

Adesso la palla passa ai ministri della salute che si riuniranno in videoconferenza nella serata di oggi per discutere della gestione della campagna vaccinale. In Italia potrebbe essere sospesa l’inoculazione per gli under 60-65.

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