Cultura, abolita la censura cinematografica

Cinema

È stata abolita la censura cinematografica. Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini. Quest’ultimo ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche nella Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. “Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti” afferma Franceschini. Ecco il comunicato relativo alla questione:

Un intervento ai sensi della Legge Cinema che introduce il sistema di classificazione e supera definitivamente la possibilità di censurare le opere cinematografiche: non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche. La Commissione è presieduta dal Presidente emerito del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, ed è composta da quarantanove componenti che sono stati scelti tra esperti di comprovata professionalità e competenza nel settore cinematografico e negli aspetti pedagogico-educativi connessi alla tutela dei minori o nella comunicazione sociale, nonché designati dalle associazioni dei genitori e dalle associazioni per la protezione degli animali.
Su www.cinecensura.com la mostra permanente promossa dalla Direzione Generale Cinema del Ministero della cultura realizzata dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e dalla Cineteca Nazionale che raccoglie i materiali relativi a 300 lungometraggi e a 80 cinegiornali, ma anche 100 tra pubblicità e cortometraggi, 28 manifesti censurati e filmati di tagli.
www.beniculturali.it/comunicato/20346
Ecco la scheda del decreto di abolizione della censura e rafforzamento della tutela dei minori
Il decreto delinea un nuovo sistema di tutela dei minori nella visione di opere cinematografiche e audiovisive, ispirandosi ai princìpi di libertà e di responsabilità, tanto degli operatori del settore cinematografico e audiovisivo, quanto delle famiglie, e sostituisce le procedure attualmente vigenti relative al “nulla osta” alla proiezione in pubblico dei film rilasciato dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero della Cultura.
Il nuovo sistema è caratterizzato da tre principali innovazioni:
1. è abolita la possibilità di vera e propria censura dell’opera. Non è infatti più previsto né il divieto assoluto di uscita in sala di un’opera, né l’uscita condizionata a tagli o a modifiche della pellicola;
2. è definito un sistema di classificazione più flessibile, maggiormente conforme alle diverse tipologie di opere e coerente con il generale allargamento del pubblico in sala;
3. si introduce il principio di responsabilizzazione degli operatori cinematografici, che sono chiamati a individuare la corretta classificazione dell’opera in base alla fascia d’età del pubblico destinatario e a sottoporla alla validazione di un apposito organismo di verifica, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, che va a sostituire le attuali sette Commissioni per la revisione cinematografica.
Il regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni del 2019 individua la classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, al fine di assicurare, anche per tali opere, il giusto ed equilibrato bilanciamento tra la tutela dei minori e la libertà di manifestazione del pensiero e dell’espressione artistica.
Secondo la nuova disciplina, le opere cinematografiche, compresi gli spot pubblicitari destinati alle sale cinematografiche, dovranno essere classificate dagli operatori nel settore cinematografico.
Le categorie sono 4:
a) opere per tutti;
b) opere non adatte ai minori di anni 6;
c) opere vietate ai minori di anni 14;
d) opere vietate ai minori di anni 18.
Il decreto stabilisce che, per i film vietati ai minori di anni 14 o 18, può essere consentito l’accesso in sala di un minore che abbia compiuto rispettivamente almeno 12 o 16 anni, nel caso in cui esso sia accompagnato da un genitore (o da chi eserciti la responsabilità genitoriale). Viene istituito un nuovo sistema di icone e di avviso per i contenuti sensibili (violenza, armi, sesso).
Il decreto inoltre aggiorna il regime sanzionatorio prevedendo anche sanzioni di tipo reputazionale con la pubblicazione online delle sanzioni.

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