Sanremo 2021, festival delle rivoluzioni: vincono i Måneskin, premio Dalla ai siciliani Colapesce Dimartino

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Trionfa la rivoluzione all’Ariston di Sanremo. Il gruppo Måneskin con il brano Zitti e buoni vince la 71esima edizione del festival della musica italiana. I giovani, noti per la loro partecipazione al talent show “X Factor”, hanno battuto in finalissima Francesca Michielin e Fedez. Questi ultimi grazie alla canzone “Chiamami per nome” si sono piazzati secondi, segue Ermal Meta con il brano “Un milione di cose da dirti”. I vincitori hanno fatto sbarcare all’Ariston un genere poco ascoltato dalla platea sanremese: il rock. Il gruppo a maggio, come di consueto, volerà all’Eurovision (festival musicale internazionale) per rappresentare l’Italia. Si preannuncia un’esibizione capace di rapire il pubblico.

Sorprende anche il duo siciliano, Colapesce Dimartino, che con “Musica Leggerissima” ha conquistato il “Premio Lucio Dalla” assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web con 21 preferenze su 98 votanti. Gli isolani, arrivati al quarto posto a un passo dal podio, hanno portato all’Ariston una ventata di sicilianità. Il palermitano Antonio Di Martino e il messinese Lorenzo Urciullo conquistano consensi grazie alla loro canzone fresca dal significato profondo. In una recente intervista, rilasciata a “Ginger Generation”, il gruppo ha spiegato che il messaggio della canzone è delicato e per questo hanno scelto di renderla “radiofonica”.

Noi cerchiamo di stemperare con questa cosa del balletto ‘che sta partendo’ perché vorremo che passasse più il contenuto della canzone che il balletto – dicono -. La canzone parla di un tema che lega molte persone soprattutto dopo quest’anno che abbiamo passato: il disagio psicologico. Noi l’abbiamo scritta perché diverse persone anche che lavoravano con noi, musicisti, tecnici, fermandosi del tutto hanno subito oltre che un danno economico anche un danno psicologico. E questo ha coinvolto anche noi, chi più chi meno. La canzone veicola un messaggio pesante. Abbiamo deciso di darle questa veste più catchy e radiofonica per stemperare il messaggio. Però se ci pensi il pop è questo che deve fare, deve arrivare a tante persone ma nello stesso tempo deve portare dei messaggi che altrimenti è difficile fare arrivare. Questa è l’intenzione che noi inseguiamo da quando abbiamo iniziato a fare musica – chiosa il duo -. Vogliamo ‘appesantire’ la musica leggera“.

Insomma in un anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha compromesso estremamente la normale conduzione delle vite della gente di tutto il mondo, a Sanremo abbondano le rivoluzioni: dalla tradizione che sa ancora far sentire la propria voce (come Orietta Berti con la sua “Quando ti sei innamorato” che ottiene il nono posto superando molti giovani) fino alle novità musicali che convincono la platea, interamente virtuale ma tanto reale.

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