Meridi e Apulia sottoscrivono un affitto di rami di azienda: 56 punti vendita Fortè coinvolti

Novità per il gruppo Forté. Le organizzazioni sindacali, infatti, hanno ricevuto dalle società Meridi srl e Apulia Distribuzione srl la comunicazione di sottoscrizione di un preliminare di affitto di rami di azienda a marchio Forté che sono presenti in Sicilia. Nell’affare sono coinvolti 56 punti vendita dove gli impiegati sono 269 e secondo la comunicazione è in corso una trattativa tra le due società per aumentare il numero a 60 punti vendita e di conseguenza un maggior numero di dipendenti sarebbero trasferiti.

Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia, si esprime su quanto sta accadendo.

Quella di Meridi, azienda a marchio Forté, è una situazione alquanto complessa. L’ufficializzazione della sottoscrizione al momento può far ben sperare solo i 269 lavoratori oggi inclusi nella procedura. Una situazione molto complessa e delicata – continua – apprendere di un possibile ampliamento del numero dei punti vendita e, conseguentemente, dei lavoratori interessati al trasferimento per noi non può rappresentare un ragionamento esaustivo. Sono, infatti, decine e decine i lavoratori siciliani che, allo stato attuale, non hanno prospettive e garanzie sul loro futuro occupazionale.

Ad aggravare ancor più la situazione si aggiunga l’intervenuta procedura fallimentare che, cristallizzando anche la situazione debitoria della Meridi – prosegue – ha fatto miserevolmente crollare le speranze dei lavoratori che avevano confidato nel pagamento delle mensilità arretrate – conclude -. Abbiamo tempestivamente richiesto l’incontro per l’esperimento dell’esame congiunto nel corso del quale chiederemo specifiche informazioni sullo stato della trattativa”.

La società Meridi risponde alle parole del segretario regionale della Fisascat Cisl “nel condividere l’impegno prioritario diretto alla salvaguardia dei livelli occupazionali, precisa tuttavia che non si è in presenza di alcuna ‘procedura fallimentare’, in quanto la società ha spontaneamente proceduto ad avviare un accordo di ristrutturazione del debito ai sensi dell’articolo 182 bis della legge 16 marzo 1942 n. 267”.

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