La Corte dei Conti assolve tutti gli imputati sul flop della differenziata a Palermo

Sono stati assolti gli ex presidenti della Regione, Salvatore Lombardo e Rosario Crocetta, l’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata e l’attuale sindaco di Palermo Leoluca Orlando e gli assessori Michele Pergolizzi, Giuseppe Barbera e Cesare La Piana dai giudici della Corte dei conti per la questione del flop della raccolta differenziata nel capoluogo siculo. Erano stati tutti citati in giudizio, dalla procura della Corte dei Conti, per un presunto danno erariale di 9 milioni e 500 mila euro. Nello specifico si contestava il mancato avvio della differenziata tra il 2012 e il 2014. L’indagine era partita da un esposto presentato dal Movimento 5 stelle e per questa ragione la Guardia di finanza aveva avviato alcune investigazioni. I livelli della raccolta differenziata erano rimasti fermi al 9% dal 2011 al 2013. Nel 2014, invece, erano addirittura diminuiti all’8%. I magistrati contabili avevano contestato un danno di 970 mila euro a Raffaele Lombardo e di 620 mila euro a Rosario Crocetta, in qualità di commissari con poteri speciali. L’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata aveva una citazione per 180 mila euro. Mentre l’attuale sindaco Leoluca Orlando per 3,7 milioni. Erano coinvolti anche due suoi ex assessori all’Ambiente, il professore Giuseppe Barbera, al quale la Corte chiedeva 2,7 milioni di euro e Cesare La Piana, citato per 1 milione di euro. Le responsabilità del flop della differenziata secondo il giudizio della Corte dei Conti non possono essere imputabili agli amministratori considerando che “nella materia di cui si tratta la disciplina unitaria può incontrare effettive possibilità di attuazione in misura differenziata, a seconda dei contesti territoriali e sociali di volta in volta interessati“.

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