Catania, lavoro in nero e gioco illegale: blitz della Polizia a Librino

Continuano i controlli della Polizia di Stato contro l’illegalità diffusa: come disposto dal Questore di Catania dott. Mario Della Cioppa, nei giorni scorsi agenti del Commissariato Librino, diretto dal Vice Questore Alessandro Berretta, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio nell’omonimo quartiere.

A seguito di detta attività, una donna di anni 44, moglie di un detenuto e madre di un minore di anni 15, è stata indagata in stato di libertà per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato per il percepimento indebito di erogazioni pubbliche, sfruttamento del lavoro minorile e interruzione della scuola d’istruzione dell’obbligo. L’indagata, già dall’anno scorso, aveva fatto interrompere la frequentazione della scuola secondaria di primo grado al proprio figlio il quale, invece, lavora alle dipendenze di 2 venditori ambulanti abusivi per circa 2 euro l’ora, venendo, quindi, impiegato in attività non consentita e in condizioni non sicure e di sfruttamento.

Durante le operazioni di polizia, si è proceduto ad indagare in stato di libertà per il suindicato reato di sfruttamento del lavoro minorile, anche i citati due “datori di lavoro in nero”; contestualmente, il bambino è stato affidato alla madre che, innanzi agli operatori di polizia, si è fatta consegnare la paga che aveva ricevuto il minore pari a 50 euro “guadagnati” nei pregressi giorni di lavoro. Poiché la donna risultata percettrice il reddito di cittadinanza, essendo questo non dovuto, è stata anche indagata per il surrichiamato reato di truffa.

Nel corso di un diverso controllo, sono stati indagati in stato di libertà per i reati di abuso edilizio e invasione di terreni, due venditori ambulanti abusivi, per avere costruito sulla pubblica via e senza alcuna autorizzazione un garage/deposito; essi, inoltre, al fine di portarvi l’energia elettrica, hanno fatto passare dei fili sotto il sedime stradale, eseguendo lavori sulla pubblica via, rompendo l’asfalto per poi ripristinarlo con il getto cemento.

Un ulteriore accertamento di polizia, ha permesso di indagare in stato di libertà, per i reati di esercizio abusivo di gioco e scommesse nonché di occupazione abusiva d’immobile, un soggetto pregiudicato il quale, all’interno di una bottega di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, ha allestito in modo del tutto illegale una sala giochi con annesso bar di somministrazione bevande e alimenti. Durante l’intervento di polizia, sono stati sorpresi numerosi soggetti intenti a giocare a carte con vincita finale in denaro, alcuni “clienti” sono riusciti a dileguarsi. L’immobile è stato sequestrato penalmente assieme alle carte da gioco e il denaro rinvenuto.

Nel corso dei controlli su strada, è stato fermato un pluripregiudicato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con patente di guida revocata: ciò nonostante, l’uomo era alla guida di un’autovettura; per tale motivo, oltre alle previste sanzioni pecuniarie di svariate migliaia di euro, si è proceduto al sequestro del veicolo e alle previste segnalazioni.

Infine, una persona è stata indagata in stato di libertà per i reati di tentata estorsione, minacce aggravate e maltrattamenti in famiglia in danno di diversi componenti del nucleo familiare: ciò nell’ingiusta pretesa di ottenere un patrimonio di notevole valore economico; assieme al suddetto uomo e per reati funzionali allo scopo estorsivo, sono stati indagati anche i due soggetti che lo hanno aiutato nel compimento del reato. Al fine di contestare le ulteriori sanzioni e adottare i previsti provvedimenti, sono stati notiziati i competenti Enti della Guardia di Finanza, Inps, I:A.C.P., Agenzia delle Entrate e Polizia Locale.

L’azione della Polizia di Stato prosegue incessantemente per garantire il contrasto dell’illegalità diffusa, sia autonomamente sia nel quadro delle attività interforze, espletate con i dispositivi presidiali nelle 31 Aree sensibili.

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