Licata Calcio, direttore Cammarata: le parole del dirigente sulla sua squadra e sul Catania a Bella Sport

Il direttore sportivo e segretario generale del Licata, Claudio Cammarata, squadra che ha battuto in serie D in Palermo, capolista attuale del girone I, ha parlato nel corso della trasmissione odierna di Bella Sport, in onda dalle 13 alle 14 su Bella Radio TV (canale del digitale terrestre 814 e FM 103.7) dal lunedì al venerdì. Tanti i temi toccati  nell’intervista dalla squadra di Cammarata fino al futuro del Calcio Catania.

Noi abbiamo cercato di dare il massimo poi però purtroppo i risultati del campo determinano e sono loro lo specchio della bontà del tuo lavoro. Puoi lavorare allo stesso modo ma magari i risultati non vengono e tu vieni contestato poi batti il Palermo e sembra che non hai sbagliato nulla. Noi con molta umiltà abbiamo cercato i fare il nostro meglio. Il mister e la squadra sono fantastici, ieri insieme a 6mila tifosi abbiamo fatto una gran partita. Questo è un campionato in cui se non hai le motivazioni giuste ti mettono al tappeto mentre se hai quelle corrette hai la possibilità anche di battere chiunque, come abbiamo dimostrato ieri.

Noi due stagioni e mezza fa quando siamo arrivati a Licata avevamo un neopresidente eletto da Danilo Scimonelli e basta. Non avevamo nemmeno il cartaceo dei tesseramenti dei calciatore che potevano arrivare. Ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto molto bene la prima stagione perdendo il playoff a 7 minuti dalla fine del secondo supplementare, quando ci bastava il pareggio. Abbiamo vinto un campionato l’anno scorso con numeri da record e quest’annata eravamo terzi alla fine del girone d’andata. Sono certo che senza qualche calo di tensione che ci ha portato a fare 3/4 sconfitte di fila fuori casa mentre poi abbiamo continuato con ritmi indiavolati. Se non avessimo perduto punti in quelle 4 trasferte probabilmente saremmo stati ancora 3^ o 4^. Noi siamo assolutamente contentissimi di quello che la classifica sta esternando perché poi alla fine si misura in punti e posizioni la bontà del tuo lavoro. Il progetto è partito con il piede giusto, stiamo consacrando e vanificando il territorio giorno dopo giorno. Poi per forza di cose nel campionato di serie D hai un Liverpool o un Real Madrid e per forza di cose sei costretto a ridimensionare fede e ambizione.

Il campionato di serie D è più competitivo? Il fatto che ci siano 4 under e i rimanenti siano senior non è un grandissimo beneficio per il movimento nel suo complesso. Perché comunque azzeri le rose e le dimezzi in maniera tecnicamente importante. Certo è chiaro che quando le dimezzi alzi anche la qualità perché comunque i calciatori grandi, ex professionisti o dilettanti di esperienza, sono veramente forti e di passato, presente e anche abbastanza futuro. Da questo punto di vista il livello è comunque alto: vai a giocare con l’ultima in classifica, non la metti sotto e se vinci lo fai con un risultato di 1-0 o 2-1. Vai a gareggiare con il Palermo e puoi metterlo sotto tu. Noi abbiamo giocato con il Savoia ad armi pari. Eravamo decimati la settimana scorsa, abbiamo subito gol e alcune certezza sono crollate ma quando noi abbiamo fatto amichevoli in cui si hanno squadre di serie C abbiamo dimostrato le nostre qualità, così come in occasione del primo tempo giocato a Catania in estate finito sullo 0-0 e siamo andati sotto per un’invenzione di quel dilettante allo sbaraglio che arbitrò quella gara ma siamo assolutamente una squadra di valore.

Catania? Sarei presuntuoso a dare un giudizio oggi su quello che avviene nella sede del club rossazzurro anche come percezione esterna. Nessuno può sapere quale sarà il futuro del Catania se non sei lì dentro. I segnali non sono naturalmente improntati al totale ottimismo. Si legge di aperture, di autocertificazione non floride, di ispezioni e di cose che non sono proprie di un luminoso futuro. Il Catania ha fatto quadrato dal punto di vista tecnico cercando di portare a compimento la stagione senza doversi guardare addirittura alle spalle poi la Coppa Italia è stato anche uno zuccherino, il Catania però è questo e parla di posizionamento in una griglia tale da poter andare a fare i playoff da protagonista. Il Catania deve cercare di chiudere la stagione senza fare ulteriori danni. Poi quello che succederà dopo… ho delle idee mie non mi sembra doveroso e pertinente comunicarle in pubblico ma evidentemente più saggio è chi sta amministrando il Catania oggi. Lui è l’unico interlocutore possibile e immaginabile. Non ho questa presunzione o immodestia di farlo io”.

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