Coronavirus in Sicilia, le ultime notizie e le parole del presidente Musumeci. Lezioni scolastiche sospese nel palermitano

Posti a sedere; Covid

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo la riunione con tutti i prefetti, la seduta straordinaria del governo regionale e in mattinata la seduta del Consiglio dei ministri con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, ha parlato in conferenza stampa insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani siciliana Leoluca Orlando, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e al capo della Protezione civile in Sicilia, Calogero Foti. Segnaliamo l’attivazione del numero verde 800458787 per tutte le informazioni utili in merito al Coronavirus. Nel corso dell’incontro con la stampa sono emerse diverse novità. Ci saranno tende da campo nei dipartimenti di emergenza e accettazione di secondo livello degli ospedali isolani per il primo triage dei pazienti con sintomi influenzali al fine di evitare il passaggio nei pronto soccorso. Verranno realizzate stanze a pressione negativa per aumentare il numero dei posti che attualmente dedicati alle malattie infettive sono 64 in Sicilia. Arriveranno 30mila mascherine per il personale sanitario.

Il governatore spiega quanto accaduto in giornata e fornisce gli ultimi aggiornamenti sulla turista contagiata di Coronavirus, una bergamasca in visita a Palermo. Musumeci ha anche confermato quanto diffuso alle ore 18 dalla Protezione Civile: altri due soggetti sono stati infettati dal virus a Palermo. Le persone coinvolte sono il marito della donna e un amico della coppia. Il presidente annuncia anche la sospensione delle lezioni scolastiche a Palermo e provincia fino al lunedì.

Lo Stato ha bisogno di parlare un solo linguaggio e una sola strategia. Ai prefetti abbiamo presentato tutto quello accaduto nel consiglio dei ministri. Noi abbiamo evidenziato come Regione Siciliana alcune esigenze. La prima è quella di potenziare le misure di controllo dei passeggeri in arrivo in Sicilia per aerei, navi, treni e pullman. Dalle autorità competenti sono arrivate le assicurazioni di avere adottato queste misure. A noi però, tramite testimonianze e non solo, non risulta essere andata così. Quindi al consiglio dei ministri ho posto questo tema e lo stiamo formalizzando in una bozza di ordinanza, con il capo della protezione civile e con l’assessore Razza, che sarà sottoposta all’Unità di crisi e al presidente del consiglio. Abbiamo chiesto di potere disporre di tutte le misure necessarie a sostegno delle imprese che subiranno e che in parte stanno già subendo dei danni. Penso al turismo in particolare e ci stiamo occupando dell’economia regionale. Il presidente del consiglio ci farà sapere su questa tematica nei prossimi giorni. L’orientamento del governo nazionale è quello di escludere la chiusura di spazi e luoghi aperti e chiusi al pubblico. La nostra regione non è considerata zona rossa o gialla essendosi registrato solo un caso acclarato e altri due aggiunti dello stesso gruppo ospitato nel medesimo albergo. Le persone coinvolte sono il marito della donna e un amico. Non siamo per Roma una regione in stato di emergenza. Nonostante questo ho disposto la sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado di Palermo e provincia fino a lunedì prossimo e riprenderanno martedì. Il provvedimento è dettato dalla necessità di dover sanificare e disinfettare i luoghi vissuti dagli studenti, dei professori e dal personale scolastico per una città interessata marginalmente al caso del contagio da Coronavirus. Non escludiamo di prendere misure simili per altre province. L’hotel Mercure, quello in cui alloggiavano i contagiati, è stato chiuso per evitare che qualcuno della comitiva in questione potesse allontanarsi. Il personale è sotto il controllo dei sanitari. Alcuni sindaci di varie regioni hanno adottato ordinanze per prudenza ma questo crea caos e non è gradito dal governo centrale. Chi si occupa dei controlli per chi arriva in Sicilia è lo Stato ovvero l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera. I controlli però sono stati effettuati saltuariamente e non per tutti i voli. Non è stata una attività costante, massiccia ed efficace. Per treni o pullman non sono state esercitate attività di controllo. Io credo di avere il diritto e il dovere di fare in modo tale affinché la Sicilia non diventi terra di approdo per chi sa che non riceverà alcun controllo. Pretendiamo che i controlli siano fatti in maniera seria e severa. Noi abbiamo proposto l’estensione delle attività di controllo nella bozza di ordinanza che il governo potrebbe anche bocciare ma abbiamo fiducia. Stesso vale per il discorso degli immigrati, vogliamo controllare il loro stato di salute sopra le navi da cui provengono (ovviamente se il mezzo con cui arrivano rende possibile i controlli e l’eventuale quarantena preventiva per 14 giorni). La vita continua e secondo il governo nazionale non siamo in emergenza. Noi cerchiamo di essere comunque prudenti. Le iniziative di chiusura effettuate dalle Università di Palermo e di Messina sono state autonome e inappropriate. Sarà possibile l’aumento dei casi di contagio? Molto dipende da noi. Dal nostro canto ci auguriamo di circoscrivere il fenomeno. Noi stiamo facendo il possibile. Tutti abbiamo lo stesso stato d’animo ma dobbiamo collaborare. Noi dobbiamo operare come se fossimo in una situazione di emergenza ma vivere nella normalità. Non è il modo giusto di affrontare le cose quello di assalire i supermercati come se fossimo in procinto di una guerra o di un ciclone. Contiamo sul contributo della stampa per una comunicazione efficace”.

Il presidente dell’Anci Leoluca Orlando manda un messaggio positivo ai siciliani.

“Vogliamo rassicurare tutti sospendendo le lezioni scolastiche di Palermo e provincia per sanificare i locali. Vogliamo mandare un messaggio forte a tutti. Da domani ci saranno interventi. Dal ministero della salute ci è stato comunicato che non c’è nessun motivo di chiudere uffici pubblici, così come i luoghi pubblici e chiusi e le manifestazioni pubbliche. Diciamo no al virus della paura”.

Le società di gestione dell’aeroporto di Catania, Comiso e Palermo, ovvero Sac, Soaco e Gesap, precisano attraverso un comunicato congiunto che nei tre scali aeroportuali la situazione è costantemente monitorata. Sono, inoltre, in atto tutte le misure preventive predisposte dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli e dal Ministero della Salute. Ecco il testo della nota.

Nella fattispecie, la direzione siciliana dell’Usmaf – Autorità sanitaria marittima e aeroportuale – ci ha informati che lo screening della temperatura corporea tramite termometri a infrarossi viene svolto dal personale del Ministero della Salute, Protezione civile e Croce Rossa su tutti i passeggeri in arrivo da destinazioni internazionali e su quelli in arrivo dallo scalo di Roma Fiumicino. Vista la situazione in costante evoluzione, sarebbe tuttavia opportuno e auspicabile che, da parte di Usmaf e del Ministero della Salute, si possa rapidamente provvedere all’aumento del numero di addetti delegati alla misurazione della temperatura corporea. Il processo di controllo e diagnosi infatti è di pertinenza dei medici del Ministero e richiede un’accurata disamina per distinguere i casi tra probabili, sospetti e confermati. Inoltre, Sac, Soaco e Gesap, nel confermare la regolare operatività del traffico aereo, hanno provveduto ad ottimizzare le operazioni di pulizia e di sanificazione ambientale all’interno degli scali”.

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