Il sindaco di Reggio Calabria: “90 siciliani partiti, si potevano evitare 72 ore di blocco”

Messina; papardo

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, annuncia la partenza da Villa San Giovanni dei 90 siciliani che erano rimasti bloccati agli imbarcaderi per le ordinanze emanate in merito all’emergenza Coronavirus.

Questa storia poteva sicuramente concludersi prima, si potevano evitare 72 ore di fermo al piazzale Anas ma soprattutto un teatro dell’assurdo che sinceramente in questa fase di emergenza in cui dobbiamo pensare esclusivamente sulle criticità, ci saremmo potuti, voluti e dovuti risparmiare. Ora l’importante è che questa situazione non si ripeta più perché altrimenti ci siamo soltanto presi in giro”.

“Tuttavia come tutte le battaglie lasciano anche degli strascichi, ho avuto conferma da poco della presenza ieri notte a Reggio Calabria di qualcuna di queste persone che avrebbe dormito in un albergo della nostra città. Voglio capire com’è avvenuta questa cosa. Sembrerebbe che lo star bene sia arrivato dalla Regione Calabria e voglio capire, se fosse vero chi è stato e perché il sindaco di Reggio Calabria non è stato avvisato. Soprattutto in quanto massima autorità sanitaria sul territorio. Dovevano essere informati tutti e Reggio Calabria rispetto a questa situazione, ripeto qualora dovesse essere confermata nelle sue dinamiche, si aspetta e chiede e pretende un risarcimento dei danni che ha subito. Il motivo? Questa situazione potrebbe ingenerare il rischio di aumento di contagi in città e allora sarebbe essenziale che prima di tutto venga fatta una sanificazione generale dell’albergo dove queste persone hanno alloggiato, che si faccia il tampone a tutti quei reggini che sono entrati in contatto con loro e i tamponi a tutti i cittadini di Reggio Calabria”.

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