Catania, il sindaco Pogliese chiama alla solidarietà e avverte: “Non possiamo aspettare tempi burocrazia”

Arginare, per quanto possibile, la crisi portata dalla pandemia del Coronavirus con opere di solidarietà in attesa che i provvedimenti dello Stato italiano possano divenire realtà, a sostegno degli italiani e quindi anche del popolo catanese che in mezzo a mille difficoltà cerca di tirare la carretta. A questo scopo il sindaco della Città Metropolitana di Catania, Salvo Pogliese, ha scritto una lettera diffusa anche tramite i social in cui da una parte chiama a raccolta tutta la città, sensibilizzandola alla solidarietà e dall’altra tira le orecchie alla burocrazia del Paese, troppo lenta e macchinosa in un momento delicato in cui il tempo gioca un ruolo chiave. Riportiamo di seguito questo intervento del primo cittadino etneo:

“Con tutto il rispetto per il Governo, qui a Catania non possiamo aspettare i tempi della burocrazia per fronteggiare l’emergenza coronovirus che ha ridotto alla fame i cittadini e le loro famiglie.

Nei giorni scorsi abbiamo deliberato un buono famiglia di 280 euro per la casa in affitto e un sostegno per pagare acqua, luce e gas, con un fondo di 1,7 mln di euro che, ovviamente, non può bastare per tutti. Fin dai primi giorni di questa tragedia dell’epidemia, infatti, ci siamo resi conto che oltre all’ organizzazione sanitaria, fosse necessario aiutare concretamente ogni catanese bisognoso.

Lo faremo ora anche con una straordinaria raccolta fondi solidale e grazie al grande cuore di Catania, riusciremo a dare pacchi spesa a chi ne ha effettiva necessità, grazie alla collaborazione del Banco Alimentare. Per primi, a dare il proprio contributo personale saranno il sottoscritto con la giunta ma anche, ne sono certo, il consiglio comunale e quei dirigenti del Comune che si sentiranno di farlo.

Ma chiederemo a tutti aziende, imprenditori, associazioni e semplici cittadini, chi può naturalmente, di offrire la propria generosità per aiutare i propri fratelli catanesi e condividere la comune condizione di difficoltà. Tra qualche ora daremo un numero di conto corrente per aiutarci l’un altro, per tornare grandi, perché in questo momento solo Catania può aiutare, subito e al meglio, Catania!”

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