Calcio | Lo Monaco in tv e cessione Catania. Intanto va in scena “Aspettando Godot”

Lo Monaco

Il torneo di terza serie, così come tutte le altre competizioni sportive nel mondo, è stato sospeso e difficilmente potrà giungere alla sua naturale conclusione sino a quando non sarà scongiurato il pericolo del virus e salvaguardata la salute di tutti noi cittadini.

All’improvviso, quando il pallone per cause di forza maggiore smette di rotolare sul rettangolo verde, ecco entrare in scena, nuovamente, Pietro Lo Monaco. L’ex amministratore delegato del Calcio Catania, dimessosi dall’incarico di “primo manager”, ha parlato dinanzi ai microfoni di una nota emittente sportiva nazionale (Sportitalia) sia nelle vesti di direttore generale del club rossazzurro, che in qualità di consigliere di Lega.

“È impensabile continuare una stagione che per la Serie C vuol dire essere già fuori da ogni logica. Questo, di conseguenza, comporterà l’annullamento del campionato, la sospensione degli emolumenti e anche la restituzione delle fideiussioni”.

È dunque questa la proposta dell’ex ad e attuale dirigente rossazzurro oltre che componente del consiglio di Lega. Dietro queste importanti dichiarazioni ecco aprirsi un ginepraio di ipotesi, che non solo depistano gli ultimi orientamenti della società di Via Magenta votati verso la cessione, ma aprono qualsiasi genere di ipotesi, anche la più assurda. Il dirigente in quale veste si è espresso in questo intervento?

Prima di tutto è legittimo chiedersi se Lo Monaco è in attesa di tornare alla ribalta data la consistenza e la portata di quanto espresso ai microfoni di SI (presentato come il “numero uno del Catania”, il “deus ex machina” senza nessuna smentita). Mai come in questo periodo, infatti, le parole devono essere misurate, perché ogni espressione può dar adito a diverse interpretazioni.

Qualora il campionato di serie C non giungesse a conclusione, il Catania risparmierebbe in termini economici su stipendi dei calciatori, che potrebbero usufruire della cassa integrazione, oppure trovare un accordo con gli stessi atleti che mirerebbe ad una decurtazione dell’ingaggio. A queste somme si andrebbero ad aggiungere altri sgravi in termini di contributi e fidejussioni che la Lega di serie C restituirebbe alle società di terza serie.
Dunque, con questi risparmi, il patron Pulvirenti, non risolverebbe di certo gli atavici problemi economici che attanagliano il Catania e tutte le altre società appartenenti alla holding Finaria, ma vedrebbe il baratro un po’ più lontano.
Le dichiarazioni più significative inerenti al mondo Catania, ad oggi, non sembrano far presagire un’imminente cessione societaria, ritardandone sempre più la prospettiva. Del resto, i recenti cambi di ruolo nella stanza dei bottoni non schiariscono le idee a proposito, anzi infittiscono dubbi e perplessità.

La cessione del Catania sembrerebbe esser scritta e sceneggiata da Samuel Beckett: “Waiting for Godot”, meglio conosciuta come “Aspettando Godot”, la cui trama si sviluppa attraverso l’incontro di due soggetti che aspettano invano l’arrivo di un enigmatico personaggio di nome Godot, che in realtà non giungerà mai in scena. Una commedia, dunque, amara e grottesca come quella che stanno vivendo i tanti supporter etnei nella speranza che il Catania un giorno possa risollevarsi.

 

A.N.

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