Calcio Catania, ore decisive per il futuro: dall’offerta S.I.G.I alla richiesta di concordato preventivo in bianco

Calcio Catania; fallimento

Sono ore importanti per il futuro del Calcio Catania e della matricola 11700. Il 25 maggio, giorno fissato dalla Procura della Repubblica di Catania per l’udienza con la quale si chiederà il commissariamento dell’attuale società (una nuova Governance per il club), è alle porte.
Dalla Sport Investment Group Italia SPA (S.I.G.I.), in tal senso, prevale la pragmaticità in questo momento tanto delicato: entro i prossimi due giorni o comunque – a quanto pare – prima dell’udienza al Tribunale verrà presentata l’offerta per l’acquisto del club di via Magenta.
Un’operazione tutt’altro che semplice ma che ha già spinto la neonata società a un importante aumento di capitale (da 55mila a 5 milioni di euro) “condizionato – come si legge nella nota – all’acquisizione del Catania Calcio”. La stessa S.I.G.I., nella giornata di ieri, ha fornito l’eventuale organigramma nella nuova società rossazzurra, con l’unico “giallo” attorno alla figura dell’avvocato Giuseppe Rapisarda, nominato “Responsabile relazioni società e tifosi”, incarico che sarebbe stato rifiutato da quest’ultimo con un post sui social.
Il bilancio aggregato di tutti i soci – a cui vanno aggiunti gli otto che hanno fatto richiesta nelle ore successive alla registrazione della Spa – equivale, in data 20 maggio, all’incirca a 63 milioni di euro.

Dopo il ritiro della manifestazione d’interesse dello scorso 10 aprile – successivo alla decisione dell’allora Comitato per l’acquisizione del Catania Calcio di costituire una Spa -, dunque, si dovranno attendere i tempi tecnici necessari alla formulazione dell’offerta che verrà attentamente valutata, e non solo dalla proprietà attuale del sodalizio etneo. Il destino di una continuità gestionale della società etnea, aspetto non slegato dalla necessità di soddisfare i creditori, dipende anche dalla Procura e dal tribunale.
Il futuro del Calcio Catania resta aggrappato anche alla richiesta di concordato preventivo “in bianco”, che sarebbe stata presentata nella giornata di ieri, a cui la società di proprietà di Antonino Pulvirenti potrebbe fare affidamento anche con un’istanza di fallimento pendente.
Con tale istanza, avvalendosi dell’art. 161, co. 6, del R.D. 267/1942, l’imprenditore può ricorrere della facoltà di presentare ricorso con la domanda di concordato preventivo “riservandosi di presentare la proposta, il piano e la documentazione di cui ai co. 2 e 3 entro un termine fissato dal giudice, compreso tra 60 e 120 giorni, prorogabile per un periodo non superiore a 60 giorni, in presenza di giustificati motivi, tesi a garantire una migliore soddisfazione dei creditori, rispetto all’ipotesi della formulazione della proposta nei tempi ordinari” (e occhio agli effetti Coronavirus, anche se in tutta questa situazione dubitiamo che ci sia abbondanza di tempo da concedere, nella vicenda specifica in questione).
L’istanza, inoltre, dovrà essere accompagnata dai bilanci degli ultimi tre esercizi e dalla lista completa dei creditori e dei rispettivi crediti. Vedremo se la richiesta sarà ritenuta ammissibile o meno da parte del Tribunale.
Intanto, come riporta La Sicilia, sono state saldate le mensilità di gennaio e febbraio a nove calciatori rossazzurri non pagati lo scorso 16 marzo. Nello specifico si tratta di Biondi, Mbende, Welbeck, Silvestri, Pinto, Curcio, Di Molfetta, Noce e Salandria.

Mauro Di Stefano

Fonte foto: calciocatania.it

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