Elezioni in Sicilia, i risultati delle urne nei 60 comuni isolani

Sicilia; elezioni

Sono 60 i comuni siciliani in cui si è votato, il 4 e 5 ottobre, per le elezioni amministrative. Una tornata elettorale, quella appena conclusa, che lascia in eredità diverse interpretazioni e che proietta la politica isolana nel percorso verso le regionali del 2022.  Di seguito tutti i risultati.

 

Nessuna sorpresa a Gibellina, Dipietro si riconferma ad Enna

Il primo cittadino di San Mauro Castelverde (PA) è il candidato unico, Giuseppe Minutilla, esponente di Diventerà Bellissima. Il sindaco Gibellina, nella Valle del Belice (TP) è Salvatore Sutera, capo di una lista civica, dopo una corsa solitaria. Eletto come primo cittadino di Naso (ME) Gaetano Nani. A San Salvatore di Fitalia (SR) vince Giuseppe Pizzolante.  A Camastra (AG) successo di Dario Gaglio. A Campobello di Mazara (TP) si conferma l’uscente sindaco Giuseppe Castiglione. A Favignana (TP) vittoria di Francesco Forgione. Maurizio Zingales è il primo cittadino di Mirto (ME). Netto successo per Maurizio Antonello Dipietro che, con il 62,07%, si riconferma sindaco di Enna. Filippo Ricciardi è il primo cittadino di Limina (ME). Giuliano Cortina, invece, la spunta a Scillato (PA).

Le elezioni nel catanese: a Bronte torna Firrarello

Pino Firrarello si impone a Bronte e diventa sindaco della cittadina etnea per la terza volta. Luigi Messina si riconferma sullo scranno più alto del comune di Mascali, Pippo Messina vince a Trecastagni. Nino Bellia rimane alla guida di San Giovanni La Punta ed Enzo Santonocito a quella di San Pietro Clarenza. Alfio Cosentino è stato eletto come primo cittadino di Milo e Alfio Cristaudo a Pedara.

 

Ballottagio ad Agrigento, Termini Imerese giallorossa

A Ribera (AG) vince Matteo Ruvolo. Vittoria di Giuseppe Catania a Mussomeli (CL), stesso risultato per Salvatore Virciglio a Bompensiere (CL). Ad Agrigento il medico Francesco Miccichè va al ballottaggio con il sindaco uscente Lillo Firetto. Esito rinviato di due settimane. A Marsala (TP) vince Massimo Grillo. A Termini Imerese (PA) trionfa la candidata Maria Terranova, esponente grillina sostenuta anche dal PD. A Misilmeri (PA) si impone Rosario Rizzolo. Pietro Musotto eletto a Pollina (PA). A Santa Cristina Gela (PA) successo di Giuseppe Cangialosi, a Trabia (PA) è Leonardo Ortolano il primo cittadino e a Caltavuturo Salvatore Di Carlo. A Polizzi Generosa (PA) vittoria di Gandolfo Librizzi mentre all’Isola delle Femmine si impone Orazio Nevoloso. Ballottaggio a Carini con il sindaco uscente Giuseppe Monteleone che sfiderà Salvatore Sgroi.

A Casteltermini, nell’agrigentino, vince Gioacchino Nicastro, a Raffadali riconfermato il fratello di Totò Cuffaro, Silvio.  A Cammarata la spunta Giuseppe Mangiapane, a Realmonte Sabrina Lattuca. Vittoria plebiscitaria per Leonardo Burgio, che si riconferma alla guida di Serradicalco con il 90% dei voti.  A Villalba vince Paola Immordino, a Santa Caterina Villarmosa Giuseppe Ippolito.

 

Ballottaggi nel siracusano

Nell’ennese conferma di Maria Gaetana Greco ad Agira, Salvuccio Messina eletto a Pietraperzia, Luigi Bonelli a Nicosia, Francesco Draià a Valguarnera e Salvatore La Spina a Centuripe. Nel messinese, a Barcellona Pozzo di Gotto, vince Pinuccio Calabrò, stesso risultato a Milazzo per Pippo Midili. Giardini Naxos elegge primo cittadino Giorgio Salvatore Stracuzzi, Graniti Carmelo Lo Monte, Raccuja Ivan Martella, Savoca Massimo Stracuzzi e Basicò Filippo Gullo. Nel ragusano, a Ispica, è stato l’ex parlamentare regionale Innocenzo Leontini a vincere. Sarà ballottaggio ad Augusta (SR) tra Pippo Gulino e Giuseppe Di Mare, esito in bilico anche a Floridia, tra due settimane sfida tra Marco Carianni e Salvatore Burgio.

 

Elezioni 2020: il bilancio

Dalle elezioni nei comuni siciliani emerge un ennesimo successo del civismo, dietro il quale stanno stanno spesso potentati e uomini forti dei singoli territori.  Bicchiere mezzo pieno per l’alleanza giallorossa, che vince a Termini Imerese ma perde a Barcellona Pozzo di Gotto. Può sorridere anche il centrodestra, vincente laddove si è presentato unito, penalizzate praticamente ovunque le corse solitarie. Pd e Movimento 5 Stelle, adesso, iniziano la riflessione sulla possibilità di un candidato unitario per Palazzo d’Orleans nel 2022, mentre il centrodestra punta a mantenere la sostanziale maggioranza come coalizione ma dovrà lavorare molto per arrivare compatto alle elezioni regionali.

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