Alcamo (TP), bancarotta fraudolenta: disposto sequestro di 5 immobili

Guardia di Finanza:

Scatta il sequestro preventivo di 5 immobili dal valore di oltre un milione di euro ai danni di tre imprenditori, ex rappresentanti legali, soci e amministratori di due imprese di Alcamo. I fatti sono stati scoperti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Trapani. Sotto indagine la società Agricoleasing Srl che opera nel settore finanziario e la Bizar Line Srl attiva nell’ambito industriale sempre riconducibili agli indagati ed entrambe dichiarate fallite dal Tribunale di Trapani. Rilevata la sussistenza dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, preferenziale e documentale. Sono stati distratti dagli attivi fallimentari delle due società: circa 5,6 milioni di euro dalle casse sociali; 4 fabbricati e 1 terreno dal patrimonio del valore di circa 1,2 milioni di euro; beni mobili (arredi, macchinari e attrezzature) del valore di circa 50mila euro e 3 veicoli del valore complessivo di 55mila euro. Contestate le ulteriori ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo di circa 270mila euro.

La società operante nel settore finanziario al fine di mantenere la propria liquidità, ricorreva all’anticipazione di ricevute bancarie – concesse da diversi istituti di credito – e all’emissione di un prestito obbligazionario. Le somme raccolte sono state distratte dagli indagati con l’uso di escamotage contabili: mancato versamento sui conti delle società del denaro ricevuto dai risparmiatori per la sottoscrizione dei certificati obbligazionari, per investimenti oppure tramite l’annotazione in contabilità di fittizi contratti di finanziamento, intestati a terzi del tutto estranei ai fatti.

Relativamente alla società Bizar Line Srl emerge che l’indagato in questione ha distratto più di un milione di euro dalle casse sociali destinandoli all’acquisizione di beni strumentali di proprietà di una cantina vinicola, già dichiarata fallita nel 2012. L’operazione di acquisto poi non si è concretizzata. La gestione illecita delle due imprese ha comportato una sottrazione dei beni del patrimonio delle società fallite così da non poter rispondere a eventuali pretese future dei creditori.

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