Caccamo (PA), caso Roberta Siragusa: bruciata e morta dopo agonia

roberta siragusa

Esclusa la tesi del suicidio dal consulente tecnico del GIP di Termini Imerese che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Roberta Siragusa, giovane di Caccamo trovata a gennaio morta semicarbonizzata in un dirupo. Il medico legale ha ribadito che la ragazza è stata assassinata con alcuni colpi sferrati con un corpo contundente e poi bruciata morendo dopo 5 minuti di agonia.

L’indagato, Pietro Morreale (fidanzato della vittima), sosteneva la tesi del suicidio. L’accusa sostiene, invece, che i ragazzi avrebbero litigato mentre si trovavano nel mezzo nelle vicinanze del campo sportivo quando il giovane l’avrebbe colpita e in seguito bruciata. Alcune tracce di liquido infiammabile sono state trovate vicino al campetto. Gli inquirenti hanno un video delle telecamere di videosorveglianza della zona che avrebbe ripreso gli ultimi istanti di vita di Roberta. Si è concluso l’incidente probatorio con l’esame del medico legale. Adesso la Procura di Termini Imerese dovrebbe chiudere l’indagine e chiedere il rinvio a giudizio di Morreale che continua a essere detenuto.

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