Coronavirus, decreto “Cura Italia”: gli interventi economici del governo

Conte; Cura Italia

Dopo una lunga fase di studio e travaglio il governo varerà l’attesissimo decreto  “Cura Italia” con le misure per contrastare, sul piano economico, l’emergenza Coronavirus. Una vera e propria manovra, quella dell’esecutivo, che dovrebbe prevedere un investimento totale di circa 25 miliardi. Basti pensare infatti che, al netto dell’Iva, l’ultima legge di bilancio delineava interventi per 9 mld. Vediamo, dunque, quali sono, secondo la bozza del decreto, gli interventi principali decisi dal governo e, in particolare, dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Decreto “Cura Italia”: le misure più incisive

 

Sanità e protezione civile: Sono 2,65 i miliardi stanziati nel decreto, che saranno investiti anche per rimpolpare il fondo destinato a medici ed infermieri, i quali otterranno maggiori compensi per le ore di straordinario. I prefetti potranno requisire ospedali, cliniche privati ed alberghi per i soggetti in quarantena. Il neo commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, insieme alla Protezione Civile, potrà requisire strutture e mezzi al fine di potenziare i reparti ospedalieri. Il commissario, inoltre, per sopperire alla mancanza di mascherine e di macchinari per la terapia intensiva avrà la facoltà di avviare intere linee produttive.

 

Imprese: Tutte le aziende potranno usufruire, per nove settimane, della cassa integrazione in deroga. Sospese, come previsto, le scadenze fiscali fissate per la giornata odierna. Iva, Irpef ed altre ritenute potranno essere versati entro il 20 marzo. Talune imprese, però, ritenute le più colpite dall’emergenza Coronavirus, come quelle operanti nel settore dello sport, dei trasporti, della ristorazione, della cultura, dell’educazione e dell’assistenza beneficeranno di una sospensione fino al 31 maggio. Un fondo da 50 milioni, poi, permetterà l’acquisto di mascherine ed altri dispositivi sanitari per garantire la sicurezza dei lavoratori che, in questi giorni, non si sono fermati. Inoltre, un credito d’imposta del 50%, ammortizzerà le spese sostenute per la sanificazione. Saranno 5 i miliardi destinati, nel “Cura Italia”, agli ammortizzatori sociali, estesi alle imprese di ogni settore per nove settimane. La cassa in deroga, grazie ad uno stanziamento di 3,3 miliardi, si estenderà anche ad altri settori, come quello alberghiero, dell’agricoltura e della pesca, che ne erano fin qui rimasti esclusi.

 

Famiglie e privati: Congedi retribuiti al 50%, per un massimo di 15 giorni, destinati ai lavoratori con figli minori di 12 anni in virtù della chiusura delle scuole. Nessun limite d’età, invece, qualora i figli fossero affetti da disabilità. Tali congedi potranno essere retroattivi, a partire dal 5 marzo e non potranno essere “sfruttati” contemporaneamente da entrambi i genitori. Previsto anche un congedo speciale, senza retribuzione alcuna, per i dipendenti con figli dai 16 anni in su. In alternativa istituiti i bonus baby-sitter, ovvero un fondo da 600 euro mensile, erogato tramite il libretto famiglia, per chi ha figli minori di 12 anni. La cifra dell’assegno sale a 1000 euro se uno dei due genitori è medico, infermiere, tecnico sanitario o ricercatore. Estesi, infine, i benefici previsti dalla “legge 104”: chi assiste un disabile, infatti, potrà richiedere 24 giorni in più di permesso, 12 nel mese di marzo e altrettanti in quello di aprile.

Sospese le rate dei mutui sulla prima casa per chi affronta uno stato di difficoltà, senza bisogno di presentare l’isee. Ai lavoratori autonomi ed ai titolari di partita Iva l’INPS, secondo la bozza del “Cura Italia”, dovrebbe erogare 600 euro al mese. Ai lavoratori dipendenti, operanti sia nel pubblico che nel privato, che dovranno continuare a recarsi sul posto di lavoro nel mese di marzo, saranno premiati con un bonus da 100 euro. L’incentivo sarà rapportato ai giorni di lavoro svolti in sede e beneficerà soltanto coloro che non guadagnano più di 40.000 euro l’anno.

 

Queste, in sintesi, le misure adottate dal governo, attraverso il decreto “Cura Italia”, per ammortizzare i rischi economici dell’emergenza Coronavirus e per rafforzare il comparto sanitario. Restiamo in attesa della firma e della pubblicazione dello stesso, in arrivo a breve dopo la riunione del Consiglio dei Ministri in corso in questi minuti. Seguiranno aggiornamenti su eventuali modifiche del piano previsto.

 

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