Coronavirus in Italia, Conte: “Misure prorogate fino al 13 aprile. Vietati gli allenamenti collettivi degli atleti. Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio dei bambini ma…”

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri, parla agli italiani da Palazzo Chigi comunicando di aver firmato il DPCM che estende le misure restrittive anti-Covid-19 fino al 13 aprile.

“Oggi abbiamo superato quota 13mila decessi, una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare. Non possiamo diminuire i sacrifici a cui siamo sottoposti. Il comitato tecnico scientifico ci parla di miglioramenti ma non sono ancora tali da far cessare le normative vigenti. Ho firmato un nuovo DPCM che prolunga le misure fino al 13 aprile, ci rendiamo conto che è un ulteriore sforzo. Se noi smettessimo di rispettare le regole tutti gli sforzi sarebbero vani. Pagheremmo quindi un prezzo altissimo (sociale e economico), un doppio costo. Invito tutti a continuare a rispettare le misure. Una sparuta minoranza non rispetta le normative, abbiamo disposto sanzioni molto severe perché non ci possiamo permettere danni che coinvolgono tutti. Dobbiamo avere rispetto per chi come gli operatori sanitari sono in prima linea o i lavoratori che mandano avanti il paese. Mi spiace che questo ricada nel momento della Pasqua, un momento di pace e amore. Anche queste festività saranno trascorse con le misure restrittive, da lì in avanti vedremo un prospettiva insieme al comitato tecnico scientifico. Non è certo che avverrà il 14 aprile, non possiamo saperlo. Valuteremo poi la fase 2 ovvero quello dell’allentamento delle misure. Alla fine ci sarà la fase 3 quella della ricostruzione e del rilancio della nostra nazione sia economicamente che socialmente. Il MES lo considero inadeguato, strumento nato in altro momento e con altre logiche. Il nostro shock è asimmetrico. Rapporto duale tra decisione politica e scientifica? Noi scegliamo con una base di evidenza scientifica. Non seguiamo alla lettere gli scienziati. La politica affronta un nemico sconosciuto così come per gli scienziati. Noi politici dobbiamo tenere conto non solo dell’aspetto epidemiologico, quindi ad esempio anche della Costituzione. Si deve interpretare e decidere tutto secondo un insieme di questioni. Ora la tutela della salute è il valore prioritario. Una novità minima riguarda le sedute degli allenamenti degli atleti. Onde evitare che società pretendano delle prestazioni sportive come un allenamento collettivo. Gli atleti potranno continuare ad allenarsi singolarmente. Circolare interpretativa Viminale sulle passeggiate dei bambini con i genitori? Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio con i bambini. In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto, il 31 marzo con una circolare, che se ci sono bambini e figli minori quando un genitore va a fare la spesa, siccome i bambini sono gli unici che non possono uscire, si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma questo non deve essere l’occasione per il genitore di andare a spasso e di avere un allentamento delle misure restrittive. Noi dobbiamo rispettare queste regole, proprio adesso che si iniziano a vedere i primi effetti positivi. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione. Guariti ritornano a lavoro? Rimane il regime predisposto e valutiamo con gli scienziati chi ha superato la malattia. Aspettiamo ulteriori valutazioni del comitato tecnico scientifico”.

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