Covid-19, Draghi: “PNRR? Nell’insieme dei programmi c’è il destino del Paese”

Draghi; stipendio

Sbaglieremmo tutti a pensare che il PNRR pur nella sua storica importanza sia solo un insieme di progetti, di numeri, di scadenze e di obiettivi. Nell’insieme dei programmi c’è anche e soprattutto il destino del Paese“. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, nelle comunicazioni in Aula alla Camera sul Recovery Plan. “Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l’aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l’ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l’ambiente va tutelato e rispettato. Prima di concentrarmi sulla descrizione del piano vorrei ringraziarvi del prezioso lavoro di interlocuzione con istituzioni e parlamentari. La buona riuscita del piano richiede uno sforzo corale. Il Parlamento ha effettuato con rapidità un ingente lavoro di sintesi delle istanze, un lavoro che ha contribuito alla stesura finale del piano. Questo si è affiancato alla intensa collaborazione con diversi ministeri. Un lavoro che ha grandemente beneficiato dell’azione già svolta dal precedente governo. Gli enti locali sono determinanti nella riuscita del piano. Il Recovery ha 3 obiettivi: il primo con un orizzonte ravvicinato è riparare i danni della pandemia, che ci ha colpito più dei nostri vicini europei, il PIL caduto è dell’8,7, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell’occupazione. Le misure di sostegno hanno attutito l’impatto sociale ma questo si è sentito sulle fasce più deboli. Le risorse fornite attraverso il Dispositivo di ripresa e resilienza della UE sono pari a 191,5 miliardi. Il Governo ha deciso di stanziare ulteriori 30,6 miliardi per il finanziamento di un Piano nazionale complementare da affiancare al dispositivo europeo. Questo piano complementare finanzia progetti coerenti con le strategie del PNRR, che tuttavia eccedevano il tetto di risorse ottenibili dal dispositivo europeo. Il PNRR e il Piano complementare sono stati disegnati in modo integrato: anche i progetti del secondo avranno gli stessi strumenti attuativi”.

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