La Regione Siciliana e il contributo a Dolce & Gabbana: monta la polemica

Il contributo della Regione Siciliana a Dolce & Gabbana, dal valore di circa 600mila euro, per la proiezione del film che promuove la loro nuova linea “Devotion” ha scatenato diverse polemiche.

L’assessore alle Attività produttive isolano, Mimmo Turano, definisce la collaborazione un grande investimento, un’azione di co-marketing con la Regione Siciliana finalizzata a valorizzare la Sicilia e i suoi prodotti.

La nuova linea degli stilisti è ispirata ai decori tipici dei carretti siciliani. Il governo siculo lo scorso 16 luglio diffonde la notizia.

“La Regione Siciliana ha scelto Dolce&Gabbana, da sempre ambasciatore dell’Italia e della Sicilia nel mondo, per la direzione creativa di un programma mirato alla promozione e alla valorizzazione dell’Isola. Il genio artistico e creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha contribuito a diffondere nel mondo l’immagine solare e positiva della Sicilia. L’originalità e la qualità delle loro creazioni sono il miglior biglietto da visita per una regione in cui natura, colori, profumi, storia e cultura si fondono in un paesaggio talmente affascinante da colpire il cuore e la mente del viaggiatore e stimolare la fantasia di chi ancora non ha visitato questa splendida terra”.

Cinque eventi, svoltisi dal 1 al 16 agosto 2020, sono andati in scena a Caltagirone, Castellammare del Golfo, Palermo, Polizzi Generosa. Nelle cittadine è stato proiettato il film “Devotion” prodotto da D&G. In ogni tapla vi erano sfilate folkoristiche e bancarelle di prodotti enogastronomici.

I promoter siciliani di Assomusica (Giuseppe Rapisarda, Giampaolo Grotta, Nuccio La Ferlita, Carmelo Costa, Andrea Randazzo, Marcello Cannizzo ed Enzo Bellavia) chiedono al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore al Turismo isolano, Manlio Messina, un incontro urgente per affrontare i problemo relativi al settore degli eventi dal vivo.

“Non entriamo nel merito del progetto artistico dei due stilisti – dice Assomusica – ma non possiamo continuare a tollerare scelte politiche scellerate nei confronti degli operatori economici siciliani. In tempi come questi, con le limitazioni imposte agli eventi dal vivo e le poche certezze dovute al particolare momento storico, ci siamo fatti carico ugualmente di tutte le spese per rimettere in moto le attività e cercare di garantire i posti di lavoro. Non abbiamo ricevuto nessun aiuto dalla Regione e, nonostante i proclami, nessun atto è stato disposto a nostro favore. Ora veniamo a conoscenza della concessione di un contributo diretto e senza bando pubblico di quasi 600mila euro a Dolce & Gabbana per un progetto che ha visto l’organizzazione di cinema all’aperto, esperienze folcloristiche ed esposizioni enogastronomiche da sabato 1 agosto a domenica 16 agosto. Come se non bastasse sembrerebbe che la società incaricata non abbia materialmente svolto i lavori ma subappaltato i servizi che sono stati realizzati da maestranze locali, dando vita ad un ‘circuito’ di denaro non compatibile con la legislazione attuale. Questo atto lo interpretiamo come una mancanza di fiducia nei confronti di operatori del settore che lavorano da anni con grandi risultati e che hanno garantito, grazie alle loro produzioni, un ritorno di immagine alla Sicilia, senza l’utilizzo di soldi pubblici. Chiediamo di incontrare il presidente Musumeci e l’assessore Messina perché a rischio non ci sono solo i grandi eventi ma anche centinaia di posti di lavoro”.

Arrivano commenti anche da esponti politici. “Non voglio entrare nel merito del progetto, sicuramente encomiabile – afferma Aldo Penna, deputato M5s alla Camera -, ma non si possono accettare scelte politiche che favoriscono solo alcuni, sfavorendo le maestranze locali. Imprenditori che si sono pubblicizzati come mecenati, ma che hanno ricevuto un affidamento diretto per la realizzazione della loro iniziativa mentre decine di artisti siciliani non hanno potuto lavorare causa del covid-19. Con oltre un miliardo e mezzo di fatturato, i due stilisti potevano organizzare l’evento gratis, senza prendere nessun contributo. Questi sono stati mesi duri. È comprensibile l’intolleranza verso una classe dirigente che si è riempita la bocca di proclami senza dare un reale aiuto agli operatori economici siciliani, per poi finanziare il progetto degli stilisti Dolce & Gabbana. Per aiutare gli artisti siciliani occorrono fatti concreti senza discriminazioni”.

Parla il deputato di ORA-Sicilia al centro, Totò Lentini.

“Non ho elementi per stabilire se i quasi 600 mila euro investiti dalla Regione Siciliana per l’evento Devotion di Dolce & Gabbana rappresentino o meno un esborso proporzionato alla qualità di un progetto che ha certamente veicolato il ‘brand Sicilia’ ad altissimi livelli. Chiedo che questo chiarimento lo faccia l’assessore Turano, così da spiegare quali benefici, in termini di indotto turistico ed economico, abbia generato per la Sicilia il progetto in questione. Depositerò, a tal proposito, un’interrogazione, ritenendo fondamentale che l’assessore dia contezza sulla congruità dei costi e sul valore tangibile di questa rilevante operazione di co-marketing. Serve inoltre, che venga fatta luce sul circuito di ‘scatole cinesi’, di appalti e subappalti che ha contraddistinto il processo organizzativo dell’evento. E ancora che sia fatta chiarezza, magari con il coinvolgimento dell’assessore al Lavoro, sulla natura contrattuale e sul trattamento economico riservati alle maestranze locali. Intendo infine stimolare il governo affinché vengano messe in campo misure di sostegno destinate ad un comparto letteralmente devastato dall’emergenza Covid-19 e non supportato a dovere. Solo per fare un esempio è bene evidenziare che per l’anno in corso lo stanziamento della Regione destinato, all’interno del FURS, al comparto ‘Musica sinfonica e bande’ è di circa 800mila euro per una sessantina di associazioni siciliane. Ognuno, in tal senso, tragga le proprie conclusioni, ma all’assessore Turano, che liquida i gridi d’allarme degli operatori del settore turistico e dei grandi eventi raggruppati in Assomusica come ‘polemiche da ombrellone’, dico che purtroppo quest’estate le aziende siciliane non andranno in vacanza, perché rimarranno a lavorare, o a cercare di lavorare, nel tentativo di recuperare l’attuale situazione disastrosa in cui versano”.

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