Musumeci: “Basta attacchi ai nostri pescatori”. Peschereccio “Aliseo” in navigazione verso Mazara

Il motopeschereccio di Mazara del Vallo, “Aliseo”, è stato attaccato a Bengasi dalle motovedette libiche e il comandante del natante siciliano Giuseppe Giacalone è rimasto ferito a colpi d’arma da fuoco ma le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Questa mattina arriva la notizia della navigazione del mezzo in direzione sicula. Sono sette gli uomini dell’equipaggio. L’accaduto è avvenuto a 35 miglia a nord della costa di Al Khums all’interno della zona di protezione di pesca nelle acque della tripolitana. L’arrivo dell’unità militare italiana ha convinto i militari libici a rilasciare l’imbarcazione che sta navigando per Mazara del Vallo. L’arrivo in Sicilia è previsto per l’alba di domani.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha commentato. “Basta! Non ne possiamo più di queste azioni di violenza delle motovedette libiche contro i nostri motopescherecci. Non è tollerabile che i pescatori siciliani debbano andare a lavorare nelle acque internazionali con l’incubo di finire arrestati, sequestrati o persino mitragliati, senza colpa alcuna. Il governo italiano apra finalmente un confronto serio e risolutivo con Tripoli. Non vorrei pensare che per Roma la legittima tutela di interessi economici con la Libia debba fare dei pescatori siciliani una sorta di carne da macello. È assurdo che i pescatori siciliani debbano correre il rischio, persino, di perdere la vita andando nel Mare Mediterraneo per portare un pezzo di pane a casa. È assurdo che il governo italiano non abbia ancora avvertito la necessità di chiudere questa partita con il governo libico, una partita aperta da oltre cinquant’anni. È assurdo che si debba continuare a penalizzare un’economia, nel Sud Italia, sul banco di interessi molto più grandi, spesso inconfessabili”.

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