Palermo, Orlando audito dalla Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti

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Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, è stato audito oggi pomeriggio in videoconferenza dalla “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati” che era presieduta dall’onorevole Stefano Vignaroli.

L’audizione arriva due giorni dopo il commissariamento dell’Amap da parte del GIP del Tribunale di Palermo per la parte relativa al servizio di depurazione dell’azienda municipalizzata. Si è discusso pure della remissione della delega da parte dell’assessora Maria Prestigiacomo.

Ho concordato con l’assessora il ritiro della delega – precisa Orlando –  ma solo per evitare strumentalizzazioni. Assessora? Non viene contestato un provvedimento specifico, ma è indagata quale persona giuridica che ha responsabilità legale sull’Amap”.

Il primo cittadino ha tenuto, dopo l’audizione, una videoconferenza stampa sui temi affrontati con la commissione.

Un incontro importante – spiega il sindaco – per il quale ringrazio la Commissione, in cui ho fornito una serie di dati che mi sono stati consegnati da Rap e Amap. Fintanto che sarò sindaco di questa città la gestione dell’acqua rimarrà pubblica. Forniremo alla Commissione una relazione tecnica ancor più dettagliata rispetto al trattamento delle acque reflue ed il piano industriale con tutti gli investimenti previsti. Dal 1° giugno, infatti possiamo finalmente intervenire perché la ex provincia di Palermo è l’unica delle nove ex province siciliane che ha approvato il piano d’ambito così come richiesto dalla Regione Siciliana. Il quadro che ho manifestato alla Commissione è di grande emergenza e di calamità istituzionale per quanto riguarda i rifiuti in Sicilia. Non c’è mai e poi mai stato sversamento a mare dai depuratori dell’Amap. Potrebbe esserci stato qualche superamento delle soglie previste dalla legge, che hanno provocato sanzioni in alcuni casi pagate da Amap e in altri contestate. Gli impianti di depurazione dell’azienda sono in regola e abbiamo sempre operato in base a ordinanze confortate da pareri favorevoli di Arpa e Asp. Stesso discorso vale per il trattamento del percolato, che veniva trattato dall’Amap e smaltito normalmente dalla Rap una volta divenuto rifiuto solido, durante un periodo d’emergenza diffuso a livello nazionale. L’Amap ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame contro il commissariamento giudiziale deciso dal GIP nei giorni scorsi per il servizio Ambiente e depurazione, mentre, per quanto riguarda i depuratori, ha annunciato che l’impianto di Fondo Verde, a Partanna Mondello, è destinato a scomparire perché tutto sarà convogliato sul depuratore di Acqua dei Corsari. Per quanto riguarda la situazione del fiume Oreto, che è una fonte di inquinamento, abbiamo drasticamente eliminato gli scarichi abusivi. Tuttavia c’è una tradizione di frantoi, soprattutto a monte, che sversano residui nel fiume e, di conseguenza, in mare. Nel corso dell’audizione la Commissione ha proposto l’istituzione di un protocollo di Intesa con il Comune sulla raccolta dei rifiuti ingombranti abbandonati – conclude Orlando -, per il quale gli uffici comunali sono già al lavoro”.

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