Rapporto Svimez: “Dal 2000 ad oggi due milioni di persone hanno lasciato il Sud”

Le differenze tra il Sud, il Centro e il Nord Italia continuano a crescere. “Dall’inizio del nuovo secolo hanno lasciato il Mezzogiorno 2 milioni e 15 mila residenti, la metà giovani fino a 34 anni, quasi un quinto laureati”. Sono questi i dati raccolti dal Rapporto Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria nel mezzogiorno che ha lo scopo di promuovere lo studio delle condizioni economiche del Sud d’Italia. Drammatico il dato sull’occupazione femminile. La Sicilia si conferma infatti terra ostile anche su questo fronte. In base alla rielaborazione di dati EUROSTAT e ISTAT emerge che su 277 Regioni d’Europa, la Sicilia è penultima con un tasso di lavoro in rosa del 29,1%. Dietro solo le Mayotte col 25,4%, regione francese costituita dalle isole grande-terre (gran terra) e Petite-Terre (piccola terra) situata nell’oceano indiano, tra il Madagascar e il Mozambico. Abissale il confronto con la regione di Stoccolma, che guida la classifica, dove il tasso di occupazione femminile è al 79,7%.

Si riallarga il gap occupazionale tra Sud e Centro-Nord, nell’ultimo decennio è aumentato dal 19,6% al 21,6%: ciò comporta che i posti di lavoro da creare per raggiungere i livelli del Centro-Nord sono circa 3 milioni” si continua a leggere nella statistica.

Pare, inoltre, che il Sud stia entrando in “recessione”, con un PIL stimato in calo dello 0,2%, contro il +0,3% del Centro-Nord. Nel 2020 ci sarà una “debole ripresa” ma secondo il Rapporto Svimez bisogna tenere in considerazione che è “utile il reddito di cittadinanza ma la povertà non si combatte solo con un contributo monetario: occorre ridefinire le politiche di welfare ed estendere a tutti in egual misura i diritti di cittadinanza“.

Peraltro – ribadisce l’Associazione per lo sviluppo del Meridione – l’impatto del reddito sul mercato del lavoro è nullo, in quanto la misura, invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro”.

Le nascite sono bruscamente calate al Sud: sono venuti al mondo circa 157 mila bambini, 6 mila in meno del 2017 e gli esperiti dell’economia del Mezzogiorno hanno suggerito di puntare sul Sud come “piattaforma verde del Paese. La bioeconomia meridionale si può valutare tra i 50 e i 60 miliardi di euro, equivalenti a un peso tra il 15% e il 18% di quello nazionale. Il Green New Deal un’opportunità di rinascita economica del Mezzogiorno“.

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