Ripresa della scuola, dubbi e perplessità: dalle misure anti-Covid-19 ai trasporti

Scuole;

Suonano le prime campanelle che segnano l’inizio della scuola, una ripartenza dopo mesi di DAD causa Covid-19. Tante le polemiche per le modalità di ripresa e per la sicurezza in tutte le scuole italiane.

“Una bomba ad orologeria“.  La senatrice Tiziana Drago (FdI) ha definito così il decreto 111/2021 nel corso dei lavori della Commissione parlamentare per le questioni regionali. La politica ritiene che la misura sia da rivedere quasi per intero poiché sarebbe poco realistica considerando lo stato degli istituti scolastici. “Viene raccomandato il distanziamento sociale ma, contestualmente, si prevedono deroghe collegate all’ipotesi che la classe non lo consenta. Di fatto, assistiamo ad un’impostazione schizofrenica, che contrasta con tutte le disposizioni che si sono alternate dall’inizio dell’emergenza sanitaria, quasi due anni. Tanto assurda quanto grave, poi, è da ritenere la proposta di classi composte da vaccinati che, in quanto tali, possono evitare di indossare la mascherina. Quale è la ratio, mi chiedo, che induce il Governo a muoversi in questa direzione? Facile ritenere che un provvedimento così connotato finisca per determinare contrapposizioni, tra alunni e alunni, docenti e docenti. Insomma, ci stiamo avviando verso il caos. La struttura del Green Pass non assicura la sicurezza pubblica e non garantisce la possibilità di eseguire un tracciamento. Inoltre, è privo di fotografia”. La senatrice pone l’accento sulla questione legata ai 5 giorni che vengono concessi al docente privo di Certificazione Verde di mettersi in regola. E durante questo lasso di tempo gli alunni resteranno in classe da soli? I docenti in sostituzione quando verranno chiamati e, dunque, incaricati? Il primo? Il secondo? Il terzo? Quesiti inevitabili che, purtroppo, nel testo non trovano risposta, confermando una linea marcata di approssimazione, la stessa che va a connotare anche l’ambito che fa riferimento ai trasporti, palesemente inadeguato, nel quale vengono elencati i contesti in cui sarà richiesto il Green Pass. Emerge che, purtroppo, risultano esentati i traghetti che operano lungo lo Stretto di Messina. La Sicilia, tanto vituperata, durante l’estate che va a concludersi, ha accolto migliaia di turisti italiani, ovviamente con grande piacere, ma l’estrema labilità di questi strumenti di sicurezza adottati fa sì che le conseguenze, poi, vengano a ricadere esclusivamente all’interno di un unico territorio. Dunque, i parametri utilizzati per la valutazione vengono sicuramente a cadere e diventano totalmente discutibili”.

Ersilia Saverino, presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, si espone in merito all’imminente ripresa dell’anno scolastico. “A meno di una settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico c’è ancora moltissima incertezza e tanta perplessità per genitori, alunni, docenti e dirigenti – dice -. Dal piano del traffico fino all’accesso nelle aule, è una corsa contro il tempo per assicurare un anno didattico in completa sicurezza per tutti. Come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico l’augurio è che il ritorno in classe possa coincidere con un lento ma costante ritorno alla normalità dopo una lunga fase di emergenza che oggi resta comunque sempre attuale. In questo contesto diventa fondamentale evitare assembramenti davanti gli ingressi delle scuole e il caos nelle strade cittadine. Per queste ragioni lancio un appello alla responsabilità, alla prudenza e alla presa di coscienza rivolto a tutti. Alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale spetta il compito di preparare un piano del traffico adeguato e presidi di sicurezza davanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ai genitori ed ai pendolari il compito di rispettare le regole ed attivare tutte quelle forme di cittadinanza attiva e senso civico che metta al centro di tutto gli studenti e tutti coloro che ruotano intorno alla scuola. Bisogno fare in modo che quello di quest’anno sia un ritorno sui banchi da vivere con la consapevolezza che la Cultura è uno dei principali cardini per il futuro del nostro Paese”.

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