Una rotonda sul mare (delle polemiche)

Rotonda

Ha suscitato parecchio clamore mediatico il botta e risposta tra Enzo Bianco e Salvo Pogliese, rispettivamente ex ed attuale sindaco della città metropolitana di Catania.

 

La rotonda della discordia: l’accusa di Bianco

Oggetto del contendere la rotonda situata lungo la circonvallazione etnea, all’altezza del popoloso quartiere di San Nullo. Nei giorni scorsi, infatti, il primo cittadino aveva preso parte all’inaugurazione della rinnovata rotatoria. All’interno della vasta area sono stati piantumati oltre 60 alberi, che circondano l’elemento caratterizzante del lavoro eseguito: un “Vulcano” illuminato, alto 2,5 metri e 8 metri di diametro, che richiama l’Etna. Proprio il Mongibello artificiale ha attirato l’attenzione del predecessore di Salvo Pogliese, che ha condiviso questa riflessione sul proprio profilo Facebook:

“Mi sono trovato a passare, per caso, dalla nuova rotatoria di #SanNullo, sulla circonvallazione di Catania. Osservando questo cumulo ho subito pensato a materiale di risulta messo da parte da qualcuno per essere smaltito, come spesso accade quando si completano lavori di questo tipo. Mancanza di senso civico, ho pensato subito! E invece ho scoperto che si tratterebbe di una riproduzione “artistica” della nostra amata “Montagna”. Va bene che “de gustibus non est disputandum”, però… Sono rimasto davvero spiazzato. E voi, cosa ne pensate? Vi piace?”

 

 

La replica di Pogliese

La risposta dell’inquilino di Palazzo degli Elefanti è arrivata a stretto giro di posta, tramite un altro post sul popolare social network:

“Leggo con grande attenzione e altrettanto rispetto i punti di vista sul rifacimento della rotatoria di via San Nullo e ci tengo a fare alcune riflessioni. Quella rotatoria da quindici anni era spoglia, incolta, ricettacolo di rifiuti di ogni sorta.
Era meglio lasciarla in quello stato? Il “cumulo” di pietre che riproduce il nostro Vulcano a qualcuno non piace?
Legittimo, ma quelle “pietre” sono frutto di un meticoloso lavoro artigianale che va comunque rispettato perché donato gratuitamente. Abbiamo piantumato oltre 60 tra alberi e piante che quando cresceranno, domineranno quello spazio, creando un altro piccolo polmone verde dove prima c’era una discarica a cielo aperto.

Ho grande rispetto dei cittadini e faccio tesoro delle loro critiche, sia quelle in buona fede che quelle frutto di preconcetti. Le accetto. Una cosa fatemela dire, però: le critiche che non posso accettare sono quelle di chi, come l’ex senatore ed ex sindaco Bianco, ha SPERPERATO (solo per fare un esempio) quasi un milione di euro di SOLDI DEL COMUNE DI CATANIA per una fontana “non bellissima”, sottraendoli in parte ai fondi per la realizzazione delle piste ciclabili. La rotatoria di San Nullo, come tutte quelle realizzate in questi mesi, è costata ZERO EURO al Comune di Catania, grazie a un accordo di sponsorizzazione voluto da noi e messo in pratica da privati lungimiranti e amanti della cosa pubblica. C’È UN LIMITE A TUTTO.

Chi ha la responsabilità di <<aver contribuito al verificarsi del dissesto>>, di cui i catanesi pagano amare conseguenze, dovrebbe avere almeno il buon gusto di TACERE, evitando di dare improbabili lezioni sulla gestione della città. Si goda gli agi del “meritato” riposo e, a tempo perso, partecipi a qualche riunione di Consiglio Comunale (dove risulta recordman assoluto di assenze)”.

 

 

 

Uno scambio di accuse che non eleva di certo il dibattito politico cittadino. In una fase tanto difficile e preoccupante, infatti, sarebbe stato opportuno evitare polemiche sterili e di poco conto. Non c’è da stupirsi, poi, se la concezione del comune cittadino sulla politica, di ogni ordine e grado, sia quella di una élite barricata in una torre d’avorio, distante anni luce dai suoi bisogni e dai suoi problemi quotidiani.

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