Gilet Arancioni a Catania: “Oggi la nostra sfida è confrontarci col potere”

È andato in scena oggi presso il “President Park Hotel” di Aci Trezza, il convegno “La Sicilia che vogliamo”, organizzato dal coordinamento regionale dei “Gilet Arancioni”, il movimento promosso dal generale in riserva dei carabinieri Antonio Pappalardo. Presenti all’evento Amedeo Schembri (segretario provinciale Gilet Arancioni Catania), Pierluigi Coletti (segretario regionale Gilet Arancioni), Pietro Pappalardo (presidente regionale onorario Gilet Arancioni).
Schembri: “Vergognoso cosa è successo durante l’emergenza coronavirus, per via di una reclusione forzata in casa. Mi sono unito alla forza e alla volontà del generale Pappalardo, lo considero un folle ma una persona meravigliosa. A tutti costi ci devono obbligare all’utilizzo del vaccino e a un modello di dittatura cinese. Ci vogliono controllare.”
Coletti: “In passato ho sostenuto Alleanza Nazionale a Siracusa come segretario provinciale, ma dopo grandi delusioni politiche ho lasciato il partito. Ho sempre sostenuto il generale Pappalardo e nei mesi di maggio e giugno il Movimento dei Gilet Arancioni riempie tutte le maggiori piazze italiane. Tutta la stampa ne ha subito preso le distanze, facendole cadere nel ridicolo. Noi abbiamo dimostrato che abbiamo un obiettivo, cioè la tutela dei valori della Costituzione Italiana, violentata in ogni suo aspetto dall’attuale governo. La sovranità è stata svenduta a qualche paese estero, soprattutto quella monetaria. Noi non siamo nati grazie all’emergenza Covid19 e il Movimento si colloca come un partito di protesta, comprendendo elettori delusi dal Movimento 5 Stelle. Questo governo non ha fatto una legge per questa emergenza sanitaria, solo DPCM, e ciò dimostra incompetenza. Un’analisi politica è chiara, quando andremo a votare il M5s scomparirà e Meloni e Salvini governeranno. Ma loro non possono fare nulla, poiché anch’essi hanno dimostrato incapacità e incompetenza. Noi quindi rappresentiamo una grande alternativa all’attuale classe politica. I nostri politici siciliani hanno svenduto le nostre coste negli anni 70’, come Priolo, Gela, Milazzo o Termini Imerese. Noi non permetteremo a Matteo Salvini di svendere la Sicilia, che furbescamente ha tolto il nome Nord dal nome del partito. Noi dobbiamo essere eversivi nel senso buono, partendo dai nostri programmi svincolati da ogni retaggio frutto di schiavitù. Tutti crediamo nell’Italia e ognuno deve godere delle proprie ricchezze.”
“Abbiamo bisogno di persone che hanno saputo gestire risorse umane e capitali. Un generale dei carabinieri in pensione di certo ha un’idea d’Italia migliore rispetto all’attuale Ministro degli Esteri che faceva il venditore di bibite allo stadio, siamo governati da incapaci. Oggi la nostra sfida è confortarci col potere e se ci riusciamo tuteleremo anche i nostri figli. Da oggi parte il tesseramento per il Movimento dei Gilet Arancioni”.
“Quando parliamo di programmi è inutile riderci senza avere chiare le idee. Qui non parliamo di programma politico, ma di sopravvivenza e dobbiamo essere alternativi agli altri partiti. La classe politica italiana e siciliana ci hanno venduti.”
Pappalardo: “Noi non siamo i soliti personaggi politici, come ladri di verità e soldi. Noi siamo il popolo sovrano e oggi sono felice perché vedo tanti uomini e donne libere. Io ho 73 anni e mi sono rimesso in gioco per difendere il futuro dei nostri figli, calpestato dalla classe politica e dai poteri forti. Noi vogliamo cambiare la nostra Sicilia. Noi siamo al 20% dei consensi e giornalisti come Enrico Mentana lo nascondono, venduto ai poteri forti. Abbiamo presentato liste già a Termini Imerese e ad Augusta. Noi siamo aperti a tutti i movimenti siciliani, non chiudiamo le porte a nessuno, tranne che agli attuali partiti. Sia la maggioranza e sia l’opposizione. Nel 1948 l’Italia la classe politica era composta da veri uomini che hanno rialzato il paese dopo una grande guerra. Tutti i parlamentari si sono aumentati di 1100 euro lo stipendio durante la pandemia. Il 15 Maggio 1946 la Sicilia divenne una regione a statuto speciale e non ha mai goduto di questa indipendenza dallo stato centrale. E’ venuto il momento di abbattere questo sistema a livello regionale e nazionale. E’ venuto il momento dell’espressione popolare. Noi rappresentiamo la libertà della Sicilia.”

Federico Rosa

Vittorio Sangiorgi

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One Thought to “Gilet Arancioni a Catania: “Oggi la nostra sfida è confrontarci col potere””

  1. Pietraldo Marino

    L’intervento più interessante francamente è stato quello del Presidente delle Api Soldato Maurizio Loritto, ospite d’nore del convegno, che neanche avete citato. Così facendo non date una buona informazione. Ecco perchè non crescerete mai. Avete perso anche qualche migliaio di Api Soldato potenziali vostri lettori e ascoltatori. Bella mossa, davvero bella mossa…. Mah !

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