Catania, maxi sequestro di beni riconducibili a esponente di vertici del clan Cappello

antimafia;

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno sequestrato beni per un valore complessivo stimato in oltre 500mila euro ritenuti riconducibili a Santo Strano, 54enne esponente di vertice del clan Cappello detenuto in regime di massima sicurezza. Il decreto è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Figurano nel provvedimento un appartamento al Villaggio Sant’Agata e un’impresa individuale di commercio al dettaglio di caffè torrefatto sempre nella stessa zona (entrambi intestati alla moglie Stefania Reale). Sotto sequestro…

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Bagheria (PA), giovane sfida boss e viene pestato: tre arresti

Bagheria

Un giovane aveva messo in discussione l’autorità del boss di Bagheria ed è stato pestato violentemente. I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta della DDA palermitana, ai danni di Nicolò Cannata (25 anni), Emanuele D’Apolito (28 anni) e Ivan Salerno (30 anni) accusati di lesioni personali aggravate dal metodo mafioso. L’indagine è scaturita nell’ambito della recente operazione “Persefone” che ha portato all’arresto di 8 persone tra vertici ed elementi di spicco della famiglia mafiosa di Bagheria. I…

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Operazione contro clan mafiosi messinesi: 33 misure cautelari

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Una maxi operazione antimafia ha portato all’esecuzione di 33 misure cautelari nel messinese. I coinvolti sono accusati dalla DDA di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, sequestro di persona, scambio elettorale politico-mafioso, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. È stata disposta la custodia cautelare in carcere per 21 individui, 10 sono ai domiciliari e 2 hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Carabinieri, guardia di finanza e poliziotti hanno operato contro i clan mafiosi peloritani. Grazie all’inchiesta sono venuti alla…

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Paternò (CT), finisce in carcere moglie del reggente del clan Rapisarda

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Reclusione per la moglie del reggente del clan Rapisarda di Cosa Nostra. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò hanno arrestato la 64enne Rosaria Arena. La donna, coniuge di Salvatore Rapisarda boss dell’omonima famiglia operante a Paternò e articolazione del clan “Laudani”, era stata indagata nell’ambito dell’operazione “Baraonda” del dicembre 2010. L’inchiesta in questione portò in carcere 23 esponenti del clan “Morabito-Rapisarda” in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e detenzione illecita…

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Biancavilla (CT), arrestato esponente del clan “Tomasello-Mazzaglia-Toscano”

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Un esponente del clan “Tomasello-Mazzaglia-Toscano” di Biancavilla è stato arrestato. A essere recluso al carcere di Catania Bicocca è il 34enne Vincenzo Monforte, fermato dai Carabinieri per associazione mafiosa pluriaggravata. Il soggetto farebbe parte della suddetta famiglia mafiosa, articolazione del clan di Cosa Nostra catanese “Santapaola-Ercolano”. A capo dell’organizzazione dal 2014 al 2017 figurava il padre dell’arrestato. Il clan si è macchiato d’innumerevoli reati quali omicidio, rapine, furti, estorsioni, traffico di droga nonché controllo di attività economiche per appalti pubblici. La misura scaturisce dalla sentenza di condanna di Monforte alla…

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Operazione antimafia: sequestro per imprenditori del clan di Alcamo (TP)

I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani hanno eseguito un sequestro, su disposizione del Tribunale locale, ai danni degli imprenditori alcamesi Nicolò e Leonardo Coppola, degli eredi del defunto boss Francesco e del loro prestanome Gaetano Manno. Tutti i soggetti erano già indagati nell’ambito dell’operazione “Alqamah” per intestazione fittizia di beni. Le misure, richieste dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno consentito di bloccare il patrimonio degli imprenditori per un valore complessivo di 1,7 milioni di euro. Le indagini avviate nel maggio 2011 hanno fatto emergere la…

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Palermo, Gaetano Scotto del clan dell’Arenella percepiva il reddito di cittadinanza

Il boss mafioso del clan dell’Arenella Gaetano Scotto, arrestato martedì per il reato di associazione mafiosa, percepisce il reddito di cittadinanza. A dichiararlo è lo stesso capomafia nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip avvenuto ieri. L’inchiesta in questione ha portato all’arresto di otto mafiosi del clan dell’Arenella guidato proprio da Scotto secondo gli inquirenti. Il capomafia, coinvolto nell’indagine sulla strage di Via D’Amelio, era stato scarcerato nel 2016. Condividi

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