Catania, ristoratori e titolari bar esausti: protesta per le chiusure. Pogliese: “Accanto a loro per ripartire”

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Ristoratori e titolari di bar stanchi della situazione relativa alle chiusure per contenere il contagio del Covid-19. Protesta, ieri mattina, a Catania davanti Villa Bellini organizzata dagli operatori del settore in Sicilia per esprimere il proprio dissenso sulle scelte del governo. A causa delle restrizioni anti-Coronavirus solo una cinquantina di persone hanno partecipato, con mascherina e rispettando il distanziamento, alla manifestazione. Dalle statistiche emergerebbe che il 90% dei lavoratori ha sofferto la crisi in quanto non ha potuto esercitare la propria attività. Nel 2020 i bar hanno avuto un calo del 60% mentre i ristoratori dell’85%. In Sicilia sono 2 milioni 730mila euro di perdite nel settore coinvolto. L’isola, adesso in zona rossa, potrebbe diventare a breve arancione ma secondo gli operatori del ramo in questione sostanzialmente la situazione non cambierebbe.

Il sindaco della città di Catania, Salvo Pogliese, commenta la questione. “Condividiamo appieno le ragioni della protesta dei ristoratori, che poi sono quelle degli esercenti siciliani, che è necessario sostenere ricercando le modalità più idonee per farli ripartire prima possibile. Non possono bastare le contribuzioni annunciate a placare la rabbia di tanti titolari di esercizi commerciali costretti a tenere abbassate le saracinesche. Occorre trasformare le loro proteste in azioni politico-amministrative in grado di tutelare la professionalità della nostra enogastronomia che è una delle eccellenze italiane nel mondo. L’Amministrazione comunale, con l’assessore Balsamo in prima linea, ha fatto la propria parte nonostante il dissesto, con sgravi tributari per i locali utilizzati da bar, pub e ristoranti e facendo ampliare l’area storico commerciale per incentivare le attività esterne. La generosità dei nostri ristoratori di Catania è stata sempre tangibile in ogni occasione per venire incontro ai bisognosi e per questo non li ringrazierò mai abbastanza. Ora, però, è il tempo di aiutare concretamente questo settore tra i maggiormente colpiti dall’emergenza e che per ragioni connaturate all’attività avviata, necessita di continui investimenti e rigenerazioni professionali. Senza riserva alcuna, siamo accanto a loro, alle organizzazioni del comparto e ai singoli esercenti, lo ribadiremo in ogni sede istituzionale, per tutelare una tradizione, ma soprattutto per salvare attività produttive che danno posti di lavoro. Siamo convinti, infatti, che compatibilmente alle misure anticontagio, bisogna trovare il modo di farle riaprire per cominciare, almeno parzialmente, a fare ripartire le attività commerciali di ristorazione“.

Fonte foto: Comune di Catania

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