Covid-19 in Sicilia, ordinanza su 55 Comuni isolani per spingere sui vaccini

In Sicilia sono 55 i Comuni con una bassa percentuale di vaccinati contro il Covid-19, inferiore al 60% del totale della popolazione vaccinale. Si registra, inoltre, un’incidenza di contagi nei 7 giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100mila abitanti.
Per questi centri si è resa necessaria e urgente – si legge in una nota della Regione Siciliana – l’emanazione di un’ordinanza del presidente isolano che prevede dal 24 agosto fino al 6 settembre 2021 un tavolo permanente tra Asp e sindaci per raggiungere i target di immunizzati, l’utilizzo di mascherine all’aperto nei contesti di presenza di molti cittadini (quali ad esempio le strade) e che ribadisce il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (tampone nelle 48h antecedenti). Per i Comuni di Barrafranca e Niscemi, inoltre, dal 24 agosto fino al 2 settembre 2021 su proposta delle Asp competenti, è stata disposta la più gravosa misura della “zona arancione” (secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali) alla luce del numero preoccupante dei contagi.

Avevo annunciato un provvedimento regionale che cercasse di mantenere il giusto equilibrio tra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e il diritto delle attività economiche a operare in sicurezza – dice il governatore Nello Musumeci -. Con questa ordinanza mettiamo in campo uno strumento in più con uomini e mezzi a disposizione di un numero importante di Comuni, coinvolgendo i sindaci anche nel loro ruolo di autorità sanitarie locali. Si tratta di misure sofferte ma ragionate, che affidano ancora una volta alla indispensabile collaborazione dei livelli istituzionali territoriali e degli operatori sanitari il compito di proteggere la nostra popolazione. Abbiamo avuto in queste giornate i necessari colloqui tecnici con le diverse autorità che operano nel contenimento dell’epidemia e sono convinto che non desti alcuna sorpresa una decisione regionale che si pone nel solco dell’atteggiamento tenuto dal governo siciliano in tutti questi mesi. La stagione turistica in Sicilia ha registrato numeri record ed è abbastanza naturale che si registri anche per questa promiscuità l’aumento di casi, come abbiamo costantemente potuto osservare in questi giorni, assieme ad un certo calo di tensione che è stato palpabile in molte zone dell’Isola. Tuttavia, immagino che nessun siciliano voglia correre il rischio di ulteriori appesantimenti o, peggio, di un nuovo lockdown: la nostra economia non lo vuole e non se lo può permettere. Il mio appello, dunque, è sempre lo stesso: vaccinarsi è un dovere civico, per questo siamo accanto ai Comuni e a tutte le nostre comunità. Questo modello, che inizia con i 55 Comuni, potrà essere adottato anche in altri casi. Oltre tre milioni di siciliani hanno fatto il vaccino. Ma non basta. Quanto sarebbe ingiusto far pagare a tutti il duro prezzo di chi non vuole vaccinarsi! Per noi non è solo una priorità sanitaria, perché, come dice il presidente di Confindustria, tutelare la salute significa tutelare il lavoro“.

Parla anche l’assessore alla Salute isolano, Ruggero Razza. “Le misure previste dall’ordinanza del presidente della Regione sono una grande opportunità per i Comuni individuati perché consentiranno, nel rapporto di leale collaborazione con i sindaci, di moltiplicare gli sforzi per la vaccinazione. È un modello che può essere rafforzato anche in altri centri con una minore percentuale di contagio, ma con un numero di cittadini immuni non ancora adeguato ai target nazionali”.

Ecco i Comuni interessati dal provvedimento, raggruppati per territorio:
nell’agrigentino: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa;
nel nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi;
nel catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande;
nell’ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;
nel messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;
nel palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini;
nel ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;
nel siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;
nel trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.

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