Covid-19 in Sicilia, zona arancione | Ryanair nega rimborso aereo: condannata compagnia

Rimborso per passeggeri impossibilitati a partire a causa delle restrizioni anti-Covid-19 dopo che avevano presentato un ricorso. Succede a una famiglia catanese (tre persone in tutto) che aveva comprato biglietti aerei per Roma alla fine dell’estate. A novembre, però, è stata istituita la zona arancione in tutta l’isola e vigeva il divieto di spostamenti senza “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute” tra Comuni. I coinvolti, quindi, hanno chiesto di essere rimborsati ma la compagnia aerea, la Ryanair, ha espresso parere sfavorevole. Il nucleo quindi ha presentato un ricorso al giudice di pace di Catania vincendo e ottenendo la restituzione dell’intero prezzo dei biglietti pagati 287,87 euro e le spese legali.

Il volo non è stato cancellato, di conseguenza non erano obbligati al risarcimento” così l’agenzia alla richiesta di rimborso dei parenti, assistiti dal legale Gaetano Bianca.

Il giudice di pace Maria Beatrice Raneri della I sezione civile di Catania ha spiegato che nel caso in cui il viaggiatore non possa partire “per espresso provvedimento dell’autorità o perché si trova in quarantena con sorveglianza attiva ovvero in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, ha diritto a ricevere il rimborso in denaro in virtù della disciplina civilistica sull’impossibilità sopravvenuta (articolo 1463 del Cadice Civile) e, relativamente al trasporto a, dell’articolo 945 del Cadice della Navigazione, rubricato ‘Impedimenti del passeggero”.

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