Decreto Reclutamento approvato in CdM: novità per la Pubblica Amministrazione

Brunetta; decreto reclutamento

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nell’ultima seduta, il cosiddetto Decreto Reclutamento. Provvedimento, questo, pensato per disciplinare le assunzioni nella Pubblica Amministrazione legate al Pnrr e per modernizzarne i meccanismi. Ad illustrare le numerose misure contenute nel decreto è stato il Ministro Renato Brunetta.

Decreto Reclutamento: assunzioni, stop meritocratico e concorsi digitali

 

Tutti i dettagli sulle nuove assunzioni

Punto focale del decreto sono, probabilmente, le 24mila assunzioni a tempo determinato per un massimo di 5 anni. La stragrande maggioranza (21910) sarà destinata al settore giuridico: previste 16.500 assunzioni di laureati in materie giuridiche ed economiche per “l’ufficio del processo” e di 5410 diplomati e laureati per il supporto tecnico-informatico ai tribunali. Agli enti territoriali saranno destinati mille “esperti multidisciplinari”, in 500 si occuperanno della rendicontazione assicurata dalla ragioneria generale dello stato alla commissione europea. Ai quali potrebbero aggiungersene, in caso di “motivate esigenze” altri 300. Palazzo Chigi, per la transizione digitale, assumerà 268 unità. In 67, infine, andranno tra le fila dell’AgId (Agenzia per l’Italia digitale).

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, inoltre, il Dipartimento della Funzione Pubblica dovrà indire un concorso pubblico. Tale concorso permetterà 500 assunzioni a tempo determinato (per un periodo non eccedente il 31 dicembre 2026), di personale non dirigenziale. Compito degli assunti sarà la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del Pnrr.

Al fine di non disperdere, dopo il 2026, le competenze acquisite nei lavori per l’attuazione del Recovery Fund, così come chiede Bruxelles, il decreto prevede di riservare il 40% dei posti nei concorsi banditi dalla PA a chi abbia svolto incarichi a tempo determinato nell’ambito dei progetti del Pnrr.

Per ciò che concerne i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, si legge nel Decreto Reclutamento, si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale.

Le novità per manager e PA

Novità anche in ambito dirigenziale. Le pubbliche amministrazioni titolari di interventi, per il solo periodo di attuazione del Pnrr, saranno autorizzate al raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni.

Tra le misure del Decreto Reclutamento anche una di carattere meritocratico. Nei contratti a tempo determinato e nelle collaborazioni per l’attuazione del Pnrr, sarà contenuta una clausola che ne consente la risoluzione unilaterale. Clausola che potrà essere esercitata dalla PA in caso di mancato raggiungimento annuale degli obiettivi assegnati al soggetto e definiti dal contratto, in funzione dello stato di avanzamento dei progetti per i quali sono stati stipulati.

Sarà possibile, “compatibilmente con il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica” superare i tetti di spesa relativi al trattamento economico speciale. Tutti i dettagli saranno definiti e limati nei relativi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro

 

Agevolazioni per i giovani

Il Decreto Reclutamento si propone anche di potenziare i canali di accesso qualificato per i giovani. Attraverso norme ad hoc, ad esempio, sarà possibile stipulare contratti di apprendistato con la Pubblica Amministrazione. Nello specifico il decreto prevede l’attivazione di specifici progetti di formazione e lavoro nelle PA per l’acquisizione, attraverso contratti di apprendistato di competenze di base e trasversali, nonché per l’orientamento professionale da parte di diplomati che non accedono a percorsi universitari e di studenti universitari compresi gli studenti iscritti a master di secondo livello, corsi di specializzazione e percorsi di dottorato di ricerca.

Condividi

Articoli Correlati

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.