Catania, città entra tra i Comuni a più alta maturità digitale

Catania; Intel

Catania entra tra i Comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. Questo è quanto emerge dall’”Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata fra aprile e maggio 2021 da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, azienda in prima linea nello sviluppo delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese, e presentata oggi a FORUM PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”. Ecco il comunicato dell’ente catanese:

L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social. È basata sul modello Ca.Re (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, frutto di una rielaborazione del DESI rispetto agli obiettivi definiti dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e di una sua contestualizzazione a livello locale, che rappresenta la sintesi dei risultati ottenuti nelle tre dimensioni.

Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”. 

Catania segna il suo esordio posizionandosi già nella fase “Spinta” con un indice Ca.Re. pari a 60, riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 89, dell’Indice Openness, pari a 47 e dell’Indice Digital PA, pari a 44.

L’Amministrazione Comunale di Catania negli ultimi tre anni ha perseguito obiettivi di sburocratizzazione e semplificazione, digitalizzando numerosi servizi destinati all’utenza e reingegnerizzando alcune attività come i servizi telematici offerti ai cittadini e alle imprese triplicando i contatti e le attività telematiche; una gestione del patrimonio comunale di oltre 6.000 proprietà immobiliari con interoperabilità con gli altri sistemi informativi comunali (Anagrafe, Protocollo, SIT, PagoPA); il servizio per la digitalizzazione delle prime 15.000 pratiche di sanatoria edilizia su un totale di 30.000; le procedure informatiche delle delibere di Giunta; l’implementazione della piattaforma multiente  per la presentazione delle istanze online, Catania Semplice, con circa 70 procedimenti per un totale di circa 23.000 istanze ricevute. In aggiunta ai pagamenti online già implementati è ora possibile corrispondere il dovuto di Contravvenzioni, TARI, sia ratealmente che in unica soluzione, Buoni mensa scolastica, Utilizzo locali comunali, Tassa di soggiorno, Trasporto funebre, Certificato di destinazione urbanistica. Inoltre è stata semplificata la procedura digitale dello Sportello Unico per l’Edilizia, rigenerato con un nuovo design, il sito Internet istituzionale www.comune.catania.it, che nel 2020 ha registrato oltre 4.000.000 di visualizzazioni, è stato recentemente adeguato alle normative dell’ Agenzia per l’Italia Digitale; sono stati lanciati con una gestione costante, le pagine ufficiali dei Social network Facebook, Twitter e create ex novo Instagram, Telegram e YouTube con un numero crescente di interazioni.

 “Un risultato straordinario che riconosce il lavoro della nostra Amministrazione – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – che pone Catania tra le città del Sud a maggiore valenza digitale. Desidero ringraziare pubblicamente la Direzione Comunale Sistemi informativi e l’assessore Alessandro Porto, per aver interpretato al meglio le direttive di accelerare le procedure e semplificare l’azione amministrativa a vantaggio dei cittadini. Di recente – ha aggiunto il sindaco di Catania – abbiamo siglato il protocollo di intesa con il Tribunale di Catania “Patto per la Giustizia” per realizzare progetti volti a migliorare l’efficienza e la qualificazione dei servizi della giustizia civile e penale del territorio, tra le prime amministrazioni comunali in Italia che si è mossa in questa direzione. Lo scorso anno, inoltre, nel tempo da record di appena 43 giorni dalla pubblicazione del bando all’immissione in servizio, siamo riusciti a completare il procedimento per l’assunzione di 25 nuovi vigili urbani. Prossimamente, infine, attiveremo un sistema di Intelligenza Artificiale per migliorare la ricerca delle informazioni nel sito del Comune. E proprio grazie alla credibilità raggiunta in ambito nazionale, siamo stati selezionati fra le città pilota per sperimentare le gare innovative celebrate da Consip nel campo delle Smart City”.

“Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi. Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino” ha commentato Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services. “Catania, fa il suo ingresso tra i comuni a più alta maturità digitale con ottimi risultati. Collaboriamo con il comune sul fronte dei servizi online e sui processi di back-office. Presto lavoreremo anche sugli Open Data con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’indice Ca.Re in vista del prossimo anno e offrire ai cittadini servizi migliori”.

All’indirizzo https://www.dedagroup.it/public-services/questionario-CaRe è disponibile una versione semplificata del questionario accessibile a tutti i comuni che desiderano autovalutare il proprio livello di digitalizzazione.

CONCLUSIONI

Il quadro che emerge dall’indagine conferma la complessiva accelerazione sul fronte della trasformazione digitale, che il dinamismo già registrato nell’edizione 2020 aveva in qualche modo preannunciato (molti Comuni erano infatti prossimi al passaggio alla fascia immediatamente superiore a quella in cui erano stati classificati nel 2020). Le amministrazioni comunali saranno ora chiamate a consolidare il loro posizionamento nelle dimensioni in cui hanno registrato i principali miglioramenti (offerta di servizi digitali) ed accelerare rispetto alle variabili su cui ancora oggi si registrano i principali ritardi.

In particolare, sarà necessario:
promuovere una maggiore diffusione del paradigma “cloud first” e delle soluzioni As a Service, elementi essenziali per il miglioramento della capacità delle amministrazioni di generare ed erogare servizi digitali; completare il processo di integrazione con le principali piattaforme abilitanti, per usufruire di quelle funzionalità trasversali e riusabili utili a uniformarne le modalità di erogazione e a ridurre tempi e i costi di realizzazione dei servizi;

promuovere una vera cultura del dato nelle amministrazioni territoriali, per garantire maggiori livelli di trasparenza e abilitare l’interoperabilità necessaria alla piena attuazione del principio “once only”.

Inoltre, le differenze territoriali e i differenti livelli di maturità digitale legati alla dimensione demografica costituiscono un forte richiamo alla necessità di promuovere una transizione digitale quanto più omogenea ed inclusiva, che tenda ad annullare le differenze territoriali ancora oggi presenti nel nostro Paese. Le risorse messe a disposizione dal PNRR per la digitalizzazione della pubblica amministrazione rappresentano in questo senso un’opportunità unica per garantire una pervasiva innovazione dei sistemi territoriali, affinché nessuno venga lasciato indietro.

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