Calcio Catania, Dante Scibilia ad A1N: “Il nuovo stadio è un pensiero ma non una priorità immediata”

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È intervenuto ai microfoni di Antenna Uno Notizie Dante Scibilia, futuro componente dirigenziale del Calcio Catania di Joe Tacopina. L’ex dirigente del Venezia si è soffermato sui progetti futuri su Torre del Grifo e lo stadio Angelo Massimino, raccontando anche la sua esperienza con l’avvocato italo-americano vissuta a Venezia. Ecco le parole di Dante Scibilia:

“È stata una trattativa lunga e difficile, perché la situazione societaria era molto complessa. Questa non è una responsabilità da dare a Sigi poiché loro sono entrati a fine luglio e hanno dovuto ricostruire una situazione che era molto farraginosa e opaca. Poi chiaramente gli incontri hanno fatto arrivare le parti a una promessa in relazione a certe pattuizioni, che dovevano essere rispettate affinché l’investitore americano entrasse e ristrutturasse il debito. È evidente che loro nel tempo hanno scoperto cose nuove e questo ha costretto le parti a trovare nuovi accordi. L’interesse dell’avvocato Tacopina ha posto le condizioni per raggiungere un accordo. Anche se poi non tutte le pattuizioni iniziali sono state confermate”.

“Per quanto riguarda il mio passato a Venezia, ho vissuto cinque anni di grandi soddisfazioni con tre trofei vinti. La salvezza raggiunta, dopo alcune voci su un possibile fallimento del Venezia Calcio, l’abbiamo recuperato e dato continuità portandolo stabilmente in Serie B. Poi il progetto si è arenato per più di qualche motivo, che ha portato l’avvocato Tacopina a fare un passo indietro per questioni personali tra gli investitori. Progetto stadio? Questo riguarda l’attuale proprietà del club veneto se proseguirlo o meno. Il nostro compito era quello di riportare il Venezia in una categoria che potesse essere per la città congrua e avere dei grandi progetti di sviluppo, tipo quello del centro sportivo e dello stadio”.

“Perché Catania? Quando Tacopina mi ha chiamato per informarmi, il potenziale che aveva Catania ha fatto la differenza. Gli risposi che era molto difficile, dopo aver guardato i numeri, far quadrare i conti del club. Poi approfondendo è emersa la possibilità di poter portare alla riduzione dei debiti. Sono state fatte delle valutazione di tipo economico sulle potenzialità, come i ricavi del botteghino dello stadio, del centro sportivo, di efficientamento e di organizzazione. Poi secondo me ha giocato molto, sull’esito positivo della trattativa, la passione, l’attaccamento e la voglia dei catanesi nei confronti della squadra. Questo ha conquistato l’avvocato Tacopina, ancora più dei numeri, che come sempre nel calcio sono aleatori. L’unica certezza è la perdita di denaro che avremo da qua ai prossimi quattro anni”.

“La struttura di Torre del Grifo ha delle criticità a causa delle restrizioni anti-Covid, dovrà ripartire con una marcia completamente diversa ai periodi passati. Dovrà essere un fiore all’occhiello per la società e quindi molte energie saranno investite su Torre del Grifo. Una volta che i progetti sul centro sportivo saranno partiti e si comincerà a vedere qualche sviluppo vicino alle aspettative si potrà ragionare anche su altri aspetti, tipo quello sul nuovo stadio”.

“Personalmente lo stadio in centro città mi è sempre piaciuto e quindi intanto una riqualificazione dello stadio Angelo Massimino deve essere considerata. Lo stadio presenta delle criticità, come il fondo del campo, i seggiolini e altri problemi strutturali. Vedremo di far partire i lavori quest’estate. Lo stadio è molto affascinante, ma ha una età avanzata. Il nuovo stadio è un pensiero ma non una priorità immediata. La concessione quinquennale dello stadio è un passo molto importante. Speriamo che questo iter possa essere proseguito celermente, perché gli investimenti ovviamente hanno un senso se dell’altra parte si può avere una gestione dell’impianto”.

“Io non posso rispondere se ci saranno in futuro soci Sigi all’interno del progetto Tacopina. Saranno valutazioni fatte esclusivamente da lui. Giorgio Perinetti è un DS di grande esperienza e abilità, l’ho apprezzato e imparato molto da lui. Però oggi sinceramente c’è un direttore sportivo di nome Maurizio Pellegrino, molto attaccato a questa società ed esposto in prima persona nei momenti necessari. Quindi è giusto che Joe Tacopina conosca e valuti le persone già presenti, che possono solo migliorare la struttura. Pellegrino inoltre è stato già confermato dallo stesso Tacopina. Per tutti i rapporti se son rose fioriranno… ma oggi è prematuro fare considerazioni per qualsiasi altro soggetto”.

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