Calcio, Catania: SIGI prepara il terreno per la cessione? Dicembre mese decisivo

Catania

Sono giorni fondamentali quelli che sta vivendo la S.I.G.I., SPA proprietaria del Calcio Catania, impegnata a creare le condizioni per la sua sopravvivenza e per una possibile cessione a Joe Tacopina.

Come noto, infatti, l’avvocato ed imprenditore italo-statunitense, ha posto sin da subito delle condizioni inderogabili per la chiusura della trattativa e l’approdo in società. Una di queste era l’acquisizione delle quote ancora in capo a Meridi, quel 4,6% ultimo residuato dell’era Pulvirenti. Tale, fondamentale, passaggio è arrivato nella serata di ieri con l’atto di compravendita, per una cifra che si aggirerebbe sui 190.000 euro, nello studio notarile Lombardo. Adesso, dunque, SIGI è detentore del 100% del Calcio Catania, e può concentrarsi nelle altre operazioni irrinunciabili per la stretta di mano con l’ex patron di Bologna e Venezia.

Dicembre decisivo per la riduzione dei debiti

Operazioni, queste, che corrispondono alla riduzione del monte debitorio con l’erario, con la pubblica amministrazione e con i vari creditori. Ricordiamo, a tal proposito, che da questo conteggio rimane escluso il mutuo di Torre del Grifo, che sarà probabilmente oggetto di interlocuzione autonoma tra Tacopina, qualora comprasse effettivamente la società, e il credito sportivo. I debiti sulla cui riduzione dovrà lavorare la proprietà rossazzurra, con l’avvocato Augello in pole position, sono soprattutto quelli con l’Agenzia delle Entrate e con il Comune di Mascalucia, riguardanti l’IMU del centro sportivo. Sempre ieri vi è stato un vertice con il sindaco della cittadina etnea, segno che si è aperto un dialogo per raggiungere un’intesa.

Fattore fondamentale, ancora una volta, quello delle tempistiche: al momento è quasi impossibile prevederle, ma è chiaro che tutto dipenderà da se e quando arriverà l’abbattimento debitorio richiesto da Tacopina. Saranno, poi, probabilmente più complicate le negoziazioni con i “piccoli” ma numerosissimi creditori. Creditori che esigono cifre minori dalla società, proprio per questo difficilmente riducibili. É chiaro, allora, che servirà un lavoro lungo e circostanziato, servirà usare la sciabola o il fioretto a seconda delle varie situazioni.

Secondo le sensazioni che filtrano il mese di dicembre sarà fondamentale per tracciare il percorso verso la cessione, per mettere in fila tutti i tasselli. In una visione ottimistica il cosiddetto closing potrebbe arrivare entro la fine del 2020, ma non è escluso che si possa andare oltre il corrente anno. Di sicuro, da parte dell’imprenditore italo-statunitense, c’è la ferma volontà di acquisire e rilanciare il Catania, com’è evidente dalle dichiarazioni recentemente rilasciate ai nostri microfoni.

Ancora una voltà non resta che attendere gli sviluppi delle vicende in corso di svolgimento, sempre con l’attenzione rivolta anche al campo, in attesa di quell’auspicabile accordo che rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per il sodalizio rossazzurro.

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