Duplice omicidio nella Piana di Catania: fermato un altro custode

Novità importanti in merito al duplice delitto avvenuto in contrada Xirumi, nella piana di Catania. È stato fermato un altro custode, un 70enne, Luciano Giammellaro. La Procura di Siracusa ha emesso il provvedimento che è stato eseguito dalla polizia. Secondo gli inquirenti l’uomo sarebbe coinvolto nell’omicidio che ha portato alla morte dei catanesi Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19 anni. I due sono stati uccisi a colpi di fucile da Giuseppe Sallemi, di 42 anni, guardiano del fondo agricolo che è stato arrestato. Le vittime volevano rubare le arance presenti nel terreno. L’avvocato dell’imputato ha chiesto anche la perizia psichiatrica per il suo assistito sostenendo che la patologia dell’uomo potrebbe aver inciso sulle sue capacità mentali.

La polizia della squadra mobile di Siracusa ha capito che Sallemi non poteva agire da solo “nell’esecuzione dell’azione delittuosa, così cruenta e letale nei confronti dei soggetti che si erano recati nella zona per perpetrare il furto delle arance mature”.

Le ipotesi degli inquirenti sono state confermate da Signorelli, unico uomo sopravvissuto che si trova ricoverato in ospedale. Il superstite ha rilasciato dichiarazioni determinanti. L’uomo, infatti, “mentre si trovava coi due deceduti per compiere un furto di arance nelle campagne di Lentini a confine con Scordia, era stato raggiunto da Sallemi e da un altro soggetto che quest’ultimo chiamava Luciano che effettuavano attività di guardiania per i terreni agricoli. I due esplodevano diversi colpi di fucile contro i tre”.

Sono state fondamentali anche le testimonianze dei proprietari terrieri della zona e dei familiari delle vittime. Queste parole hanno consentito di identificare Giammellaro delineando anche un contesto “dell’abusiva attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, svolta da Sallemi in compagnia del Giammellaro, quest’ultimo, diversamente dal primo, non legato da alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole e formalmente mero pensionato”.

Giammellaro è stato rintracciato nella dimora di alcuni conoscenti a Brucoli, da agenti del commissariato di Lentini. L’uomo è stato trasferito nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa, in attesa della convalida del fermo da parte del Gip.

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